I fan di Hitler stanno con Salvini e Maria Rachele Ruiu
Sui social network si moltiplicano i profili che inneggiano apertamente al nazifascismo. Ne è un esempio un tizio che nella sua descrizione riporta la scritta «Hitler aveva ragione» rigorosamente scritta in lingua tedesca.
Interessante è anche notare come questa gente abbia sempre gli stessi idoli: Matteo Salvini per il suo razzismo, Maria Rachele Ruiu per la sua omofobia e il leader di Forza Nuova per sottolineare la propria vicinanza all'ideologia fascista. Il tutto mostrandoci un uomo che pubblicamente loda Hitler e poi non esita ad utilizzare quel nome per accusare altri di neofascismo. Siamo dunque dinnanzi a chi rinnega le sue ostentate credenze in un uso e consumo di una lingua assogettata al populismo. Lo stratagemma è evidente: se non si concorda con chi antepone i diritti dei bambini ai desideri loro genitori, basta accusare di nazismo o di omicidio chi si vuole diffamare senza bisogno di dover fornire argomentazioni.
Il risultato sono messaggi e retweet come questi:
Si dice «no» alla cittadinanza per i bambini sani nati in Italuae la si vuole imporre a bambini che si vorrebbero sottrarre alle tutele del loro stato, si promuove l'omofobia attraverso le solite immagini decontestualizzate e si inneggia a quel Sslvini che negherà una famiglia a chi non ha genitori conformi al suo populismi. Immancabile è anche l'uso del cristianesimo quale giustificazione ad ogni discriminazione o violenza, promettendo che basterà danneggiare la vita altrui per avere più risorse per sé stessi.
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