I razzisti si inventano una teoria di complotto contro il migrante-eroe che ha salvato un bambino in Francia
Mamoudou Gassama è il 22enne giunto in Italia senza regolare permesso di soggiorno. Il suo nome è balzato alla ribalta delle cronache dopo che il ragazzo ha salvato la vita ad un bambino francese dopo essersi arrampicato a mani nude fino al quinto piano di un edificio.
Macron l'ha incontrato per ringraziarlo pubblicamente mentre le le autorità francesi hanno deciso di concedergli un regolare permesso di soggiorno e un tirocinio tra i vigili del fuoco. Eppure l'eroica azione ha infastidito il populismo di estrema destra, da anni impegnato nel cercare di sostenere che i clandestini i debbano essere ritenuti sinonimo di criminalità. Per questo motivo la propaganda ha messo in modo la loro consueta macchina del fango e ha iniziato a diramare fotografie in cui sostengono che la vicenda sia «un complotto» per cercare di negare la teorie sostenuta dai nazionalisti: tutti gli stranieri sono necessariamente delinquente e non meritano di essere considerato un nostro pari, per questo Salvini e le Pena hanno il dovere di cacciarli mentre agitano rosari dai palchi dei loro comizi.
A detta loro, la "prova" della farsa sarebbe un vicino di casa che trattiene il bambini e non lo mette in salvo fino all'arrivo del migrante:
Per smentire la tesi dei complottisti è sufficiente anche solo guardare la sequenza nei vari video che mostrano come il vicino di casa non fosse presente quando il migrante ha iniziato la sua scalata o come il vicino non potesse far leva per mettere in salvo il piccolo:
Resta però l'evidenza di come alcuni gruppi d'odio utilizzino i social network per fare propaganda contro interi gruppi sociali, certi che ci saranno sempre degli sprovveduti pronti a credere alla loro "verità" alternativa, sempre e unicamente indirizzata verso precisi gruppi politici e verso precise ideologie nazionaliste.