L'adinolfiniano: «L'omofobia non esiste, è soltanto uno spauracchio per gestire fondi pubblici»
Massimiliano Eposito è fiero sostenitore dell'ideologia di Mario Adinofli. Candidatosi nelle sue liste, è dalla sua pagina Facebook che ama diramare i suoi proclami di promozione dell'odio omofobico.
Riguardo ad Amici, sostiene che la De Filippi «pagherebbe» una «marchetta lgbt» dato che è noto come il suo partito vorrebbe vietare qualunque apparizione pubblica di persone gay o gay-friendly.
Inneggiando alla teoria di Adinolfi sul fatto che le donne dovrebbero sottomettersi al maschio per volere di Dio, un suo seguace lo redarguisce perché «da padre» gli «spetta il diritto» di poter decidere che cosa moglie e figli possano vedere in tv.
Non solo. Racconta anche che per lui l'omofobia non è un problema e critica la Maratona contro l'omofobia che si terrà a Goito. Dice che «mai avrei accettato una roba del genere se fossi diventato consigliere» e che «purtroppo non lo sono diventato e mettere i bastoni tra le ruote a certe “ideologiche” manifestazioni oggi diventa difficile».
Bollato il contrasto alla violenza omofobica come un «falso mito di progresso», augura il peggio a chi non condivide il suo disprezzo verso i gay:
Mi auguro in primis che la gente resti a casa e non segua certe manifestazioni inutili, facendo capire all’amministrazione che cambiare registro, sarebbe di gran lunga meglio. Mi auguro sopratutto che tanti genitori evitino a prescindere di portare i propri figli a certi appuntamenti e che se proprio vogliono insegnargli qualcosa, gli si insegni veramente a non discriminare, chiunque però, non solo gli omosessuali ed il loro orientamento sessuale, gli insegnino a diventare giudici prima di se stessi, ad amarsi e ad amare il prossimo in egual modo. Pongo poi una domanda semplice alla stessa amministrazione goitese:
Perché non fate la maratona contro l’#OBESOFOBIA?
Perché non quella contro la #POVEROFOBIA o magari quella contro la #CRISTIANOFOBIA?
La risposta è semplice: la cristianofobia non esiste e nessuno ha paura degli obesi. L'uomo pare anche incapace di comprendere che nessun genitore spingerà al suicidio un figlio perché grassi, ma accade possa farlo se gay. Il suo stresso capo invita i genitori omofobi a ricorrere a fantomatiche "terapie riparative" che la scienza indica come una provata causa di numerosi decessi.
Patetico è il suo starnazzare che i genitori debbano educare i figli ad «amare il prossimo in egual modo» dopo aver sostenuto che sarebbe inutile contrastare la promozione dell'odio contro i gay. Ed ancora, in un crescendo di negazionismo, aggiunge:
Posso garantirvi che per tutte le fobie citate sopra, ci sono molte più persone che soffrono della loro “condizione” o “scelta”, perché forse non lo sapete, se sei obeso, morto di fame o credente, oggi, non ti si spalancano mica le porte del Grande Fratello, non ti fanno titoloni glamour sui giornaloni nostrani e neppure manifestazioni pubbliche come la vostra, no, per quelli basta il girarsi dall’altra parte, così come da decenni si è fatto e si farà.
Appartenere a certe categorie, purtroppo significa esser sfigati di turno, e ad ricevere oltre al danno anche la beffa di non aver nessuno dalla tua parte tra le istituzioni e di esser trattato come un appestato senza se e senza ma.
Sostenuto che lui si senta discriminato mentre si batte per negare pari dignità alle famiglie dei gay, arriva l'affondo volto a negare persino l'ondata di aggressioni omofobe che si sta registrando in Italia:
L’omofobia poi, fatevelo dire, NON ESISTE, già, non esiste ne in termini di reato, ne in termini scientifici, ne in quelli giuridici, tantomeno in termini linguistici, diciamocelo chiaramente, è soltanto uno spauracchio pronto all’utilizzo per gestire fondi pubblici, incentivi, donazioni, poteri e compagnia cantante, non lo fate per il gay di turno la maratona, lo fate soltanto per voi per imbellettarvi a costo zero con la fascia arcobaleno, sperando in qualche voto in più...
Insomma, sappiate pure che Massimiliano Eposito non vi conosce ma vi odia a morte. Nega l'omofobia mentre ne è l'esempio vivente, dimostrazione di come alcune persone rischino di subire aggressioni (verbali o fisiche) da dei perfetti sconosciuti solo perché esistono ed Adinolfi non vuole possano vivere. Esposito promette che si batterà per danneggiare le vostre vite, per negare dignità ai vostri affetti e per denigrare la vostra famiglia. Tutto questo mentre giura che l'omofobia non esiste.
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