L'Italia che prega contro i gay
Reggio Emilia, Roma, Salerno e Varese saranno le città in cui i fondamentalisti cattolici si sono dati appuntamento per pregare contro i gay. Anzi, forse nel tentativo di risultare ancor più offensivi contro il prossimo, affermano di voler chiedere scusa a Dio per l'offesa che dicono gli venga arrecata da persone che chiedono di poter avere i loro stessi diritti civili.
A loro andrebbe ricordato che cosa diceva quel Gesù che amano citare quando giustificano la discriminazione:
Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore. Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell'altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato.
Ma, soprattutto, Papa Francesco intende davvero tacere dinnanzi ad iniziative?