Proseguono le minacce di morte ai Sentinelli. Domani in manifestazione a Milano contro l'odio
Ci si dovrebbe chiedere cosa diavolo stiano facendo la polizia postale e la Digos se in tre mesi non sono ancora riusciti a risalire agli autori delle quotidiane minacce di morte recapitate al portavoce dei Sentinelli di Milano e al suo compagno? Oppure ci si potrebbe domandare perché mai quel Mario Adinolfi che è sempre attento ad esprimere «solidarietà» a chi nega una casa in affitto ai gay o a chi vuole pregare contro di loro, in questo caso non abbia speso una sola sillaba in difesa di chi è vittima dell'ondata di violenza omofoba che lui stesso ha contribuito a creare. Evidente lui pretende che gli islamici debbano dissocarsi dai fatti compiuti dai gruppi fondamentalisti con cui non hanno nulla a che fare in modo che lui possa accomunare le due realtà a scopi xenofobi, ma poi non gli importa di chi è vittima dell'omofobia dato che ha tutta la convenienza a negare esista un nesso tra chi la fomenta e chi la applica.
Tra gli ultimi messaggi giunti ai Sentinelli, troviamo testi come questo:
Poi questo:
Contro tutto questo e contro l'odio che ormai spopola sui social network, domani mattina (alle 11 in piazza della Scala a Milano) si terrà la manifestazione "Stop Hate" indetta dai Sentinelli. Ci si opporrà ad una ideologia dell'odio e si chiederanno garanzie in difesa delle vittime.
Nella stessa giornata, Milano subirà anche il congresso nazifascista organizzato dalla Alliance for Peace and Freedom. Nel capoluogo lombardo sono attesi diversi esponenti del nazifascismo europeo provenienti dalla Romania, dalla Croazia, dalla Repubblica Ceca,dalla Spagna e dalla Slovacchia.
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