David Yost, l’ex Power Ranger, racconta l’incubo delle teorie riparative: «Causò il mio esaurimento nervoso»
Marco Tosatti non fa certo fatica a dire che gli altri non devono poter vivere la propria sessualità mentre lui si gode indisturbato la vita. Lui fa tranquillamente quello che vuole con chi vuole, sono altri a pagare le conseguenze del suo incitare i genitori bigotti a diventare i peggiori carnefici dei propri figli.
Lo sa bene chi è passato per quell'inferno, come l'attore David Yost. Oggi 49enne, negli anni novanta raggiunse il successo grazie ai Powr Ranger, dove lui interpretava il personaggio di Billy Cranston (il primo power ranger blu).
Dopo aver girato oltre 200 puntate, abbandonò lo show perché esausto dall'omofobia che subiva quotidianamente sul set. Le continue derisione e le continue umiliazioni lo spinsero persino a sperimentare le fantomatiche "terapie riparative" dell'omosessualità.
Dopo aver fatto coming out nel 2010, oggi racconta che «la terapia di conversione l’ho seguita religiosamente per due anni, ma causò il mio esaurimento nervoso perché stavo lavorando attivamente per reprimere la verità di ciò che sono. Mentalmente, non potevo più sopportarla. Dopo il mio esaurimento nervoso ci ho messo anni per essere a mio agio e aperto nei confronti di chi ero. Non è stato un processo rapido e ci è voluto molto tempo per essere felice e a posto con me stesso».