Don Mirco sostiene che i poveri omofobi siano perseguitati come gli ebrei sotto al nazismo
Don Mirco Bianchi è il parroco di Gatteo Mare e Villamarina di Cesenatico. Su Facebook si proclama "personaggio pubblico", mostrandosi tutto tronfio dei suoi video in cui si fa riprendere con madonnine e santi in bella vista mentre vomita i suoi giudizi contro il prossimo.
Per quanto si possa aver fatto l'abitudine agli attacchi omofobi provenienti da una certa frangia della Chiesa Cattolica, difficile è restare indifferenti dinnanzi da un uomo che abusa del suo abito talare per pubblicare messaggi come questo:
Chissà, forse il prelato ignora che insieme agli ebrei i nazisti perseguitarono milioni di omosessuali dopo averli umiliati attraverso l'imposizione di un triangolo rosa applicato sulla loro casacca all'interno dei campi di sterminio. E forse ignora anche che numerosi preti furono complici di quella ideologia.
Eppure è in una assoluzione all'omofoba che don Mirco di mette a raccontare che l'omofobia e l'odio contro i gay sia lecita e chi si oppone alla discriminazione starebbe discriminando chi vuole perseguitare il prossimo in un abuso del nome di Dio.
E chissà che anche la diocesi di Cesena non abbia colpe nel tacere dinnanzi ad un proprio dipendente che va in giro a paragonare un simbolo di tragedia e morte con chi si batte per non essere discriminato e bullizzato.