Il Codacons sta con Salvini e contro i vaccini
«Sosterremo in ogni sede le azioni del Governo tese a garantire l’ingresso dei bimbi non vaccinati nelle scuole, e chiediamo una modifica urgente della Legge Lorenzin che rappresenta una violenza inaccettabile a danno di milioni di famiglie». Lo afferma Carlo Rienzi, presidente del Codacons.
In una inaccettabile esatazione nominale di un ministro che pretende di decidere per gli altri ministeri sulla base delle teorie di Povia, surreale è come tacciano sui motivi della legge Lorenzin: impedire che si possa ledere la salute dei propri figli ed impedire si possa mettere a repentaglio la vita di chi non può essere vaccinato a causa di una qualche patologia. Ed è così che alcuni bambini potrebbero essere uccisi dalle epidemie che rischiano di essere generate figli dei no-vax, sacrificati sull'altare di un Salvini che cavalca qualunque populismo possa portargli voti.
E il Codacons pare abbia deciso di stare contro i diritti dei più deboli. Tra un Burioni che ha una laurea in medicina, un dottorato in scienze microbiologiche, un visiting scientist all'università della California, un posto di ricercatore università Cattolica e il ruolo di professore al San Raffaele ed un Salvini diploma liceo classico, dicono si debba dar retta al secondo.
Sui social c'è chi commenta: «Una associazione seria, eventualmente, organizzerebbe dibattiti, farebbe parlare medici, raccoglierebbe dati. E scoprirebbe che Salvini ha detto una cazzata. Un'assiciazione seria, appunto».
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