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Il Fatto Quotidiano si propone come palcoscenico degli haters anti-gay: «Provare schifo per i gay è un diritto»

I gay ostantano, i gay discriminano noi eterosessuali, i gay mostrano i loro culi, i gay fanno cagare... è questo il tenore dei commenti apparsi sulle pagine de Il Fatto Quotidiano in riferimento ad un articolo sul Roma Pride.
Siamo dinnanzi all'omofobia elevata a "opinione" in cui si cerca di sostenere che l'odio sia lecito in ogni sua forma.
A firmare quelle vergogne sono nickneme come "Giacomo Leopardi" o "Tizio Incognito", forse haters che operano per conto della lobby omofoba. Non mancano infatti i loro soliti cavalli di battaglia con chi parla dicendo di essere irlandese ma di aver capito che l'Irlanda abbia sbagliato a dare diritti ai gay. C'è chi dice do avere amici gay e di essersi reso conto che fossero disgustosi. Ed ovviamente ci sono anche i soliti riferimenti alla GPA, il cavallo di Troia con cui il fondamentalismo fa leva sulla disinformazione e sul pregiudio per giustificare l'omofobia nel suo complesso.

Ad esempio c'è chi scrive: «Sono omofobo se dico che mi fate schifo?». E subito rispondono personaggi che affermano: «No, hai ragione e il mio plauso, sono ostentazioni ridicole e schifose». Oppure: «No! Esprimi solo una tua opinione! Ma sono in pochi a pensarla come te, più o meno il 93% della popolazione! Rassegnati siete una minuscola insignificante minoranza».

Ma l'elenco di ostentazioni d'odio è lungo:


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