Il sindaco di Prevalle torna a usare i cartelli comunali per messaggi ideologici contro le famiglie gay
Oltre ad aver aperto uno "sportello anti-gender" gestito da una candidata del partito di Adinolfi, il sindaco di Prevalle ama farsi pubblicitĂ in un costante abuso dei cartelli luminosi cittadini come strumento per promuovere un'ideologia d'odio contro gay e lesbiche.
Immancabilmente, in occasione delle polemiche contro il ministro leghista Fontana e il suo negazionismo verso le famiglie gay, il sindaco del comune bresciano ha voluto usare le risorse pubbliche per promuovere la sua intolleranza.
Se il gesto ha l'odore di un abuso di potere, tanto si potrebbe dire anche di quel suo sportello che viene finanziato dal comune nonostante dalla sua pagina Facebook pubblica messaggi partitici e confessionali. Rilanciando qualunque cosa esca dalla bocca di Adinolfi e giurando in nome di Riccardo Cascioli che l'omosessualità sia da condannare perché sgradita a Dio (ma non eravamo un Paese laico?) troviamo messaggi come questi: