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Matteo Salvini torna ad accanirsi contro le famiglie arcobaleno e promette che lui ne impedirà l'esistenza
Ha impiegato mesi prima di trovare un accordo che gli permettesse di salire al potere ed ora, anziché governare, preferisce fare propaganda elettorale in vista delle amministrative. È Matteo Salvini, l'uomo che si vanta di fare «populismo» quasi desse un'accezione positiva al termine.
Nei giorni scorsi cercò di scansare le polemiche per le dichiarazioni contro le famiglie arcobaleno rilasciate dal suo ministro alla famiglia (al singolare) sostenendo: «Sono idee sue e non sono nel contratto». Peccato che poche ore dopo lo si ritrovi a sostenere che quelle di Fontana sono idee della Lega:
Farò tutto quello che è legalmente, umanamente e civilmente possibile fare perché la mamma continui a chiamarsi mamma e il papà continui a chiamarsi papà. Perché un bimbo viene al mondo se ci sono una mamma e un papà e un bambino viene adottato se ci sono una mamma e un papà.
Fiero di quel suo «populismo» che gli permette di fregarsene delle realtà delle cose per poter dare in pasto al popolino un qualche slogan che gratifichi i suoi pregiudizi, Salvini dichiara a chiare lettere che lui cercherà di impedire l'esistenza della famiglia arcobaleno. Una posizione ancor peggiore a quella di Fontana, il quale diceva semplicemente di non volerle vederle o considerare.
La decisione si baserebbe sul suo sostenere che la sua priorità non sia tanto dare dei buoni genitori ai bambini, ma garantire che uno faccia la pipì in piedi e che l'altro si sieda. E se ciò non bastasse, patetico è come a riempirsi la bocca con discorsi sulla "famiglia tradizionale" sia un politico che ha avuto la sua prima figlia con l'amante, poi ha divorziato e poi ha collezionato varie compagne.
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