Nasce il governo Lega-M5S: Salvini si prende gli Interni, la famiglia va ad un omofobo anti-choice e pro-Putin

E così è nato un governo che si preannuncia razzista ed omofobo. Matteo Salvini sfilerà sotto la bandiera con cui diceva di volersi pulire il sedere e Di Maio giurerà dinnanzi a quel Mattarella che voleva porre sotto impeachment.
Savona sarà parte della squadra dei ministri, ma non all'economia. In un esecutivo in sui paiono importare più le poltrone delle competenze, l'impressione è che chiunque possa occuparsi di quantunque cosa purché sia ministro, motivo per cui l'antieuropeista è stato incaricato di occuparsi di politiche comunitarie.
Salvini si è nominato ministro degli Interni in modo da avere massima libertà nel legiferare contro gli stranieri. Il filo-putiniano Fontana si occuperà di famiglia nel nome dei tanti convegni su «eterofobia», «ideologia gender» e «l'Impero Romano cadde perché non facevano figli» a cui è intervenuto sotto il controllo di Toni Brandi e di Alexei Komov (il tuttofare dell'oligarca russo Konstantin Malofejew).
Di Maio si è preso il ministero dello sviluppo e, insieme a Salvini, ricoprirà anche il ruolo di vicepresidente del Consiglio. All'agricoltura (ma purtroppo non a zappare la terra) troveremo Gian Marco Centinaio, il leghista che nel 2016 dichiarò: «Unioni civili? Poi vorranno sposarsi col cane»

Il generale dei forestali che operano nella Terra dei fuochi guiderà l'ambiente, Moavero Milanesi siederà alla Fernesina mentre la leghista Giulia Buongiorno guiderà la pubblica amministrazione. Le infrastrutture saranno nelle mani di quel Toninelli che decontestualizzò alcune frasi estrapolate dai libri di diritto per sostenere che Mattarella non potesse avere voce in capitolo sulle nome dei ministri. Ad un euro-scettico vicino a Brunetta sarà data l'economia.
Le decisioni sull'educazione nelle scuole sarà gestita dal leghista Marco Bussetti, un insegnante di educazione fisica. Nonostante non siano chiare le sue posizioni sull'educazione al rispetto, è il senatore leghista Simone Pillon ad assicurare che la massima priorità del loro partito sia l'abolizione di ogni forma di contrasto alle discriminazioni.

Di seguito la lista completa:


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