Provita si appella alla CEI: «La contraccezione è aborto. Vogliamo dirlo ai preti perché lo dicano ai fedeli»

Dopo aver ottenuto visibilità mediatica attraverso manifesti di disinformazione che insultavano e denigravano il diritto delle donne nel poter decidere del proprio corpo, l'organizzazione ultracattolica Provita Onlus ha deciso di appellarsi ai vescovi per chiedere il loro aiuto nella loro crociata per l'abolizione della legge 194. A coronare l'appello anche il loro sostenere che li si dovrebbe ritenere «aconfessionali» mentre agitano crocefissi e rosari contro i diritti di donne, stranieri e gay.
Nella missiva a firma di Francesca Romana Poleggi, l'organizzazione vicina a Forza Nuova si appella al cardinale Bassetti e «ai pastori italiani di santa madre chiesa» nello scrivere:

Reverendissime Eccellenze,
Vi scrivo a nome dell’associazione Provita onlus, che non ha carattere ecclesiale e confessionale, ma che in questa circostanza chiede aiuto, sostegno e conforto alla Chiesa Cattolica Italiana.
In questi quarant’anni, la propaganda abortista è riuscita a silenziare, annichilire, cancellare l’umanità del concepito: e se non si riflette su questo dato di fatto – oggettivo e inconfutabile – è ovvio che si trova modo e maniera per giustificare l’aborto – solo “in casi estremi”, magari…
Ci sembra pressante il bisogno di una corretta informazione, non solo della gente comune, ma anche in ambito ecclesiale, tra i sacerdoti, i seminaristi e nelle congregazioni: perché non è possibile difendere i più deboli e indifesi, le prime e più numerose vittime della “cultura dello scarto”, cioè i bambini nel grembo, se non si riconosce la loro esistenza in vita fin dal concepimento.
In secondo luogo, riteniamo di dover difendere non solo la vita del concepito, ma anche quella delle madri, perché a noi la salute delle donne sta davvero a cuore. Anche a questo scopo, la retta informazione è necessaria, per smontare le fake news che in questi 40 anni ci hanno indottrinato al punto di darle per scontate.
Chiediamo allora alle Vostre Eccellenze di promuovere in ogni Diocesi un convegno destinato ai seminaristi, ai sacerdoti e ai religiosi (oltre che ai fedeli interessati): Provita si offre di porgere dati di fatto oggettivi – senza risvolti politici – affinché gli intervenuti possano maturare una coscienza critica in materia e operare un retto discernimento.

Utilizzati i termini coniati dal fondamentalismo cattolico e intorta la solita favoletta sul fatto che loro avrebbero a cuore le proprie vittime esattamente come dicono di avere a cuore i gay quando promuovono odio contro di loro, arrivano a sostenere che il loro contrasto all'aborto includa anche una battaglia contro l'uso di contraccettivi, ossia un metodo che potrebbe evitare tante interruzioni di gravidanza:

Dai Vescovi e dai Parroci, la corretta informazione giungerà in modo capillare anche ai fedeli: solo così potremo rallentare – o fermare – l’impressionante strage di innocenti che si perpetra ormai da decenni – non solo con l’aborto chirurgico, ma anche con le pillole e molti tipi di anticoncezionali.

Immancabile è la solita rivendicazione politica, finalizzata a sostenere che i sedicenti cattolici dovrebbero limitare la libertà dei cittadini per imporre la loro. Sostenendo che solo una persona «disinformata» possa avere opinioni diverse dalle loro, aggiungono:

Troppi cattolici sono poco informati: a suo tempo sono stati dei politici cattolici a consentire la legalizzazione dell’aborto in Italia; oggi lo stesso è accaduto in Irlanda.
Noi fedeli, infatti, abbiamo bisogno di Pastori che ci guidino con voce chiara e braccio fermo per non essere irretiti e confusi dalle sirene della “cultura della morte” che oggi cantano forte, padrone come sono dei maggiori mezzi di informazione.

Rivendicando come le loro compagne di disinformazione abbiano spronato il fondamentalismo ad una sempre maggiore aggressione dei diritti civili altrui, l'organizzazione «afonfessionale» si appella a Dio per la sua crociata contro la libertà delle donne:

Con l’aiuto di Santa Madre Chiesa – e della Providenza – l’effetto positivo di queste campagne potrà essere prolungato e amplificato e la cultura della morte sarà costretta a fare un passo indietro. E se avanza – invece – la cultura della vita, tutta la società ne avrà vantaggio non solo spirituale, ma anche economico e sociale.
In attesa di una Vostra risposta, invoco la Vostra Paterna benedizione.


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