Secondo Il Giornale, la Chiesa Cattolica sta reclutando gli omofobi e i misogini delle altre religioni


Da anni Il Giornale tenta di sostenere che non si possa essere cristiani se non si è profondamente omofobi. A detta loro, Dio odierebbe i gay quasi quanto detesterebbe quei migranti che e farebbero mene a morirsene nel Mediterraneo dato che risultano sgraditi a chi ottiene voti dicendo di andare in giro con un rosario in tasca.
Lasciando trasparire una condanna all'accoglienza degli anglicani e ai matrimoni gay in chiesa, già nel titolo affermano: «Ma molti fedeli sono contrari e lasciano la Comunione che fa capo alla Regina Elisabetta II per entrare nella Chiesa Cattolica guidata da Papa Francesco».
Papa Francesco viene dunque dipinto come l'omofobo che si batte affinché ai fedeli non sia concessa dignità e libertà di scelta, calpestando il libero arbitrio attraverso una Chiesa che permette le unioni di assassini e stupratori ma non tollera che due gay possano surgelare dinnanzi a Dio il proprio patto d'amore.

Nonostante la decisione sia stata presa con il voto favorevole di 57 delegati, 2 contrari e tre astenuti, il quotidiano della famiglia Berlusconi ci tiene a sottolineare il parere negativo della minoranza attraverso la voce del segretario generale della Comunione anglicana, Josiah Idowu-Fearon. Secondo lui «la decisione "mette la Chiesa episcopale del Brasile in disaccordo con la posizione di maggioranza che il matrimonio è l'unione per tutta la vita di un uomo e una donna» e si tratta «di un allontanamento dalla fede e dall'insegnamento sostenuti dalla stragrande maggioranza delle province anglicane sulla dottrina del matrimonio. La posizione della Comunione anglicana sulla sessualità umana è esposta nella risoluzione I.10 approvata alla conferenza di Lambeth del 1998 e rimarrà tale fino a quando non sarà revocata». Insomma, la fede è omofobia.
Il Giornale passa così a sostenere che «è facile prevedere che la tendenza pro nozze gay tra gli anglicani continuerà in Canada visto che il Sinodo generale aveva approvato la modifica già nel 2016 ma tale approvazione dovrà essere ribadito dal Sinodo del prossimo anno, prima di entrare in vigore. Per ora le altre 36 province anglicane di tutto il mondo rimangono ufficialmente fedeli alla dottrina biblica del matrimonio eterosessuale».
Ed ancora: «Intanto nel resto del mondo anglicano crescono le defezioni dalla Comunione che fa capo alla Regina Elisabetta II. Sono tanti gli anglicani che, per il fatto di non essere favorevoli alle unioni dello stesso sesso e all'accesso delle donne al sacerdozio/episcopato (diffuse tra gli anglicani) stanno aderendo alla Chiesa Cattolica, che con Papa Francesco si è sempre dimostrata contraria alle nozze religiose gay e alle ordinazioni femminili».
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