Sesto San Giovanni chiude lo sportello che offriva assistenza agli adolescenti gay vittma di bullismo omofobico
Nella Sesto San Giovanni del leghista Simone Pillon e del sindaco forzista che si è affrettato ad abbandonare la rete antidiscriminazione, non c'è da stupirsi che la giunta non abbia rinnovato la convenzione a titolo gratuito per uno sportello lgbt gestito dall'associazione Gaymimout presso l'Informagiovani di via Marconi.
La presidentessa, Noemi Tediosi, osserva: «In un anno eravamo diventati un punto di riferimento. Offrivamo un servizio il primo e il terzo giovedì del mese con una inedia di due persone a pomeriggio. La maggioranza dei nostri utenti era composto da giovani dai 16 ai 19 anni, ragazzi e ragazze che vanno a scuola e sono discriminati e bullizzati per la loro sessualità. Si sentono soli ed in difficoltà. Noi eravamo il loro primo contatto. Eravamo lì per ascoltarli, dargli supporto e indirizzarli verso strutture di competenza. Quello che succede oggi nelle scuole è il vero problema da affrontare. I ragazzi sono poco informati e hanno molti pregiudizi, sono confusi. Essere presenti a Sesto voleva dire proprio informare».
Nonostante il Comune non sborsasse un solo euro a fronte di un servizio di eccellenza fornito da volontari che erano stati formati con 12 mesi di corsi, la giunta ha ritenuto che i problemi degli adolescenti gay non meritassero attenzioni. D'altra parte volevano pure patrocinare i comizi omofobi di Gianfranco Amato, motivo per cui non stupisce vogliano negare tutele a chi è vittima della loro ideologia.
Sino ad oggi, il sindaco ha già preteso l'uscita dalla rete Ready, ha aumentato le rette dei campi estivi per renderle inaccessibili agli stranieri, ha chiuso le sedi locali dell'Ampi, ha chiuso le cooperative che offrivano lavoro ai migranti, ha distribuito presepi nelle scuole e ha sancito che a Sesto non c'è spazio per gli adolescenti che non risultano conformi ai dogmi del fondamentalismo cattolico.
In sintesi, mentre nelle scuole c'è chi è vittima di bullismo omofobico, la sua priorità è questa:
Parlano di fantomatici "valori" fatti dall'imposizione si simboli religiosi ai bambini che hanno altre credenze religiose, poi si rinnegano Gesù tifando per un Matteo Salvini che chiude i porti ai bisognisi e promette esplusioni di massa mentre la polizia (da lui controllata) impedisce di poter esprimere opinioni contrarie alle sue politiche.