Trump fa separare e rinchiudere in gabbie i figli dei migranti irregolari
I bambini vengono rinchiusi all'interno di gabbie con in mano una bottiglia d'acqua, coperte termiche e patatine. Tenuti separati dal loro genitori per giorni, se non settimane, restano lì in attesa di sapere se potranno restare o meno di restare negli Stati Uniti.
Sembra la trama di un film dell'orrore, ma è quanto raccontano i giornalisti dell'Associated Press dopo aver visitato i cento di detenzione per minori creati in Texas dall'amministrazione Trump per accogliere i figli dei migranti irregolari che vengono intercettati alla frontiera fra Messico e Stati Uniti.
La procedura di Trump prevede che i migranti intercettati siano separati dai figli e portati in luoghi diversi in attesa di un verdetto sulla possibilità di poter rimanere negli Usa. L'età non conta e la separazione viene inflitta anche ai bambini molto piccoli: l'Associated Press racconta di una adolescente che si è ritrovata costretta a prendersi cura di una bambinacon il pannolino che era stata chiusa con lei in una gabbia sparata da quella dei suoi genitori.
Si stima che almeno duemila bambini siano stati separati dai loro genitori nelle ultime sei settimane.
Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ricorda che i «bambini non devono essere traumatizzati dividendoli dai genitori. L'unità della famiglia deve essere preservata. Rifugiati e migranti devono essere trattati con dignità, rispetto, e in conformità al diritto internazionale». Dello tesso avviso è anche l'Alto commissario per i diritti umani, Zeid Ràad Al Hussein, che ha chiesto agli Stati Uniti di interrompere le separazioni: «Il pensiero che qualsiasi Stato cerchi di scoraggiare i genitori infliggendo questi abusi sui bambini è inammissibile».
Critica contro il marito, anche Melania Trump ha parlato contro la separazione di bambini e genitori. Ma a restare silenti sono tutte quelle associazioni che dicono di voler "difendere" i bambini dal "gender" ma poi paiono provare piacere nell'osservare le politiche razziste del loro amatissimo Trump. Benedetta Frigerio continua a sostenere che il residente statiunitense sia l'emblema della sua idea di "cristianesimo", Pillon tace perché non è un bambino inglese da poter torturare in un ospedale vaticano e Brandi continua a promuovere intolleranza senza spendere una sola parola a favore di quei duemila bambini.
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