La Nuova Bussola Quotidiana invita a seguire l'esempio dei polacchi che hanno tentato di fermare il Pride
Secondo La Nuova Bussola Quotidiana, i cattolici dovrebbero fare «resistenza» contro la libertà di manifestazione delle minoranze. L'inaccettabile invito alla violenza (che naturalmente viene rinnegata in quel processo di auto-assoluzione che tanto piace ai fondamentalisti) è contenuto in un articolo di Marco Respinti dal titolo "Gay Pride a Częstochowa, resistenza dei cattolici":
Per la prima volta un Gay Pride viene organizzato a Częstochowa dove sorge il famosissimo santuario di Jasna Góra in cui si venera l’icona della Madonna Nera. Contemporaneamente, gli ascoltatori di Radio Maryja hanno organizzato un pellegrinaggio e opposto una resistenza non violenta al Pride, sbarrandogli il passo.
Da anni promotrice di una cultura della morte, La Nuova Bussola Quotidiana è una delle testate triferibili a Riccardo Cascioli che ha violentemente accusato di aggressione chiunque abbia osato manifestare contro gli incontri organizzati dal fondamentalismo cattolico. Dio solo sa cosa avrebbero scritto se qualcuno avesse osato sbarrare la strada ad Adinolfi ma, dato che qui di parla di gay, ecco che si beatifica chi adotta atti di violenza contro la dignità e la vita di milioni di persone.
D'altra parte è noto come la propaganda adottata dal giornale di Riccardo Casfcioli si basi proprio sullo sfruttamento ideologico del sentimento religioso, attraverso pagine riempite di immaginette sacre che vomitano legittimazioni verso ogni più perversa forma di intolleranza. Dicono che è Dio a non volere si dia ospitalità a chi fugge dalla guerra, dicono che sia Dio a non tollerare il rispetto delle diversità. Dicono sia Dio a volere donne sottomesse che non abbiano ambizioni. O forse, più semplicemente, ci dicono che Cascioli si crede Dio e che ogni suo pregiudizio debba essere inteso come un dogma di fede.
Intenzionati a sostenere che i gay debbano essere ritenuti blasfemi dato che il "cattolicesimo" secondo Cascioli si basa sul razzismo, sulla misoginia e sull'omofobia, scrivono:
Giovedì gnocchi e domenica 8 luglio - tutto il mondo è paese - giornata di Gay Pride anche nella cattolicissima e arciconservatrice Polonia. Ma dove? A Częstochowa, la città slesiana dove sorge il famosissimo santuario di Jasna Góra in cui si venera l’icona della Madonna Nera resistita persino agli assalti (ne porta i graffi) degli hussiti. Perché se il Gay Pride non fosse inutilmente blasfemo che Gay Pride sarebbe? Solo che in Polonia gli omosessualisti hanno incontrato i polacchi, non certi italiani.
Insultando e denigrando i manifestanti, il giornale di Cascioli passa a raccontare che Dio voterebbe l'estrema destra dato che ogni loro attacco omofobo ha sempre evidenti finalità politiche:
Era la prima volta che il Gay Pride si svolgeva a Częstochowa. L’hanno chiamata “Marcia per l’uguaglianza”. Vi hanno partecipato circa 600 manifestanti, con degli ospiti: alcuni membri della Sojusz Lewicy Demokratycznej, l’Alleanza della Sinistra Democratica, cioè la formazione socialdemocratica nata nel 1991, e qualche esponente del movimento soi-disant “Antifa”, cioè gente tipo Black bloc che bolla come “fascisti” tutti quelli che non sono sfascisti come loro.
Inserendo insulti in ogni singola frase, Marco Respinti aggiunge:
La pagliacciata ha però coinciso (per caso?) con altri importanti eventi cittadini, fra i quali un pellegrinaggio al santuario di circa 100mila ascoltatori dell’emittente cattolica “Radio Maryja” (notare la disparità delle cifre). Ora, una volta che gli omosessualisti sono giunti in piazza Bieganski si sono visti sbarrare il passo da alcune decine di cattolici arrabbiati per l’oltraggio (c’erano anche bandiere con l’aquila polacca coronata e colorata come l’arcobaleno), tre dei quali si sono persino sdraiati a terra in Viale Santissima Vergine Maria allo scopo d’impedire il passaggio a quella sarabanda. Nessuna violenza, nessun estremismo, semplicemente una deviazione: passate da un’altra parte, se volete.
E certo: che male c'è a dire che i gay non devono poter esistere perché c'è chi brandisce crocefissi quale legittimazione ad un nuovo nazismo? E tra quanto il signor Marco Respinti inizierà a chiedere che i gay siano lanciato dai tetti perché è invidioso di quell'Isis che tanto ben rappresenta quello che lui dice sarebbe il suo sentimento religioso?
Lamentandosi si come la polizia non abbia permesso ai sedicenti cattolici di poter delinquere impunemente a danno delle minoranze che probabilmente lui manderebbe nei capi di sterminio come avveniva ai tempi di Hitler, ecco che il fondamentalista aggiunge:
La polizia è intervenuta subito e ha disperso i cattolici, i quali si sono però riorganizzati nel parco ai piedi della china che porta al santuario. A quel punto la polizia ha deviato il corteo omosessualista altrove, in direzione della la Galleria municipale d’arte. Con le buone si ottengono sempre ottimi risultati.
A questo punto dovremmo domandarci se la Magistratura non abbia nulla da dire davanti ad un giornale che quotidianamente si fa promotore di odio sociale contro un intero gruppo. Al prossimo adolescente che verrà aggredito per strada, qualcuno citofonerà a Cascioli per chiedergli contro delle sue responsabilità o chi bestemmiata Dio può delinquere impunito solo perché lui ha amici preti che sponsorizzano la sua cultura della morte?