Udine esce dalla rete antidisiscriminazione. Provita sostiene che glielo abbia ordinato il leghista Massimiliano Fedriga
Anche il Comune di Udine è uscito dalla Rete Re.A.Dy, la rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere.
Lo annuncia tutta tronfia l'organizzazione di promozione omofoba "Provita onlus", da anni impegnata nello sdoganamento dell'odio omofobico quale strumento per promuovere l'ultra destra. Nulla di nuovo dato che l'organizzazione è molto vicina a Forza Nuova e il suo presidente ha accompagnato Simone Pillon ai comizi di Salvini mentre giurava su Dio che non ci fossero collegamenti a qual partito (anche se poi è proprio mediante le liste della Lega che Pillon è diventato senatore).
Tra il tentativo di sostener che l'odio omofobico sia un "diritto costituzionale" e lo spergiurare che i bambini gay meritano di essere resi vittima di bullismo dato che al loro presidente piace vantarsi dei rapporti carnali che dice di intrattenere con donne e a cui vorrebbe fosse dato valore giuridico,
Citando la propaganda integralista de La Nuova Bussola Quotidiana quale autorevole fonte per screditare qualunque iniziativa promuova contrasto al razzismo, alla xenofobia e alla misoginia, l'otganizzazione integralista afferma:
Presente sul territorio italiano dal 2006, la rete Ready – scriveva Tommaso Scandroglio ormai più di cinque anni fa – è una sorta di «pubblica amministrazione ombra, cioè sconosciuta ai più (e quindi non pubblica), una sorta di servizio segreto gender dedito alla cripto rivoluzione omosessualista. Una rete che agisce in modo carsico» per fare propaganda omosessualista, con i soldi dei contribuenti. Perché, come sottolineato da Filippi Fiani pochi giorni fa durante la conferenza stampa alla Camera di presentazione di 12 esposti sui patrocini ai Gay Pride, è spesso proprio attraverso la rete Ready che associazioni altrimenti impossibilitate a ricevere finanziamenti pubblici riescono invece a ottenerli.
Si cita un integralista per inneggiare ad un altro integralista, lodando chi denuncia i patrocini ai Pride dopo aver ottenuto patrocini pubblici richiesti attraverso l'organizzazione CitizienGo al fine di promuovere odio omofobico nella popolazione. Ed è sempre mentendo e diffamando che l'porganizzazione scrive:
La voce del buon senso Senza poi contare i costi connessi all’obbligo – per le amministrazioni che fanno parte della rete – di dover rendere conto del proprio operato alle associazioni Lgbt.
Del fatto di Udine ne dà notizia il Gazzettino.it. Prima di Udine, l’ultimo pezzo importante perso grazie al neo governatore Massimiliano Fedriga – a maggio – era stata proprio la Regione Friuli Venezia Giulia; prima ancora Pistoia, Trieste, Piacenza, Sesto San Giovanni…
Stando alle dichiarazioni dell'organizzazione integralista, il leghista Massimiliano Fedriga avrebbe responsabilità di un'azione ideologica che mira a togliere protezione agli adolescenti che sono vittima della sua propaganda omofoba.
Sostenendo che se i leghisti che sono stati rigettati alle urne dall'83% della popolazione sarebbero sinonimo di come la Costituzione debba essere abolita perché Salvini, Brandi e i neonazisti sono favorevoli alla persecuzione di interi gruppi sociali. Afferma l'organizzazione integralista:
Andrebbe sottolineato che se i Comuni addivengono a tali decisioni, vuol dire che coloro che sono stati eletti a maggioranza dal popolo hanno operato una scelta in tal senso. Quindi, in base alle regole dell’alternanza democratica, non ci dovrebbe essere niente da protestare.
Stiamo a vedere se altre amministrazioni, anche alla luce dei nuovi assetti politici conseguenti alle elezioni nazionali di marzo e quindi a quelle locali di giugno, faranno una scelta in tale direzione.
Siamo dunque alle solite. Brandi giura su Dio che non si possa essere di destra se non si è omofobi. Assicura che la Madonna voterebbe Salcini, perché non vi sarebbe dubbio alcuno sul fatto che chiuderebbe i porti e premierebbe ogni adolescente spinto al suicidio dal fondamentalismo cattolico. E intanto la sua ideologia di la morte continua a minacciare la vita, le famiglie e il futuro dei nostri figli.