CasaPound vuole sostituirsi alla polizia, ad Ostia organizza un blitz illegale contro gli ambulanti
Ancora una volta le spiagge italiane sono state vittima di un blitz neofascista. Ad Ostia, una ventina di militanti di CasaPound sono stati guidati dal consigliere del X Municipio, Luca Marsella, per allontanare illecitamente i venditori abusivi. Abusivi esattamente come gli appartamenti occupati dai loro leader e la sede di proprietà del demanio di cui hanno preso possesso senza averne alcun titolo, con la differenza che i neofascisti non sono poveri o disperati.
E mentre Salvini promette che intensificherà le retate contro gli stranieri in occasione di Ferragosto, è Marco Possanzini, segretario di Sinistra Italiana X Municipio, ad osservare: «Alcuni militanti di CasaPound, senza alcun titolo e senza alcuna legittimità, quindi con una modalità assolutamente illegale, hanno cacciato dalle spiagge alcuni immigrati. Un atto di violenza che, in un paese civile, non può assolutamente essere tollerato in alcun modo. Queste "imboscate" promosse dall'estrema destra del nostro territorio, che ricordiamo essere sempre fortissima con i deboli e debolissima con i forti, devono trovare la ferma condanna di tutte le forze politiche e delle istituzioni locali e nazionali. Non ci possiamo rassegnare ad una deriva incivile e violenta della società, non ci possiamo abituare a comportamenti illegali, violenti e immorali che hanno come unico scopo quello di alimentare ed esasperare il clima di odio e di intolleranza che si respira sempre di più nel nostro paese. Ostia è un municipio dove la presenza delle mafie è ormai sotto gli occhi della magistratura e dell'opinione pubblica, evidentemente dietro quelli che CasaPound definisce "abusivi" vi è un controllo importante da parte della criminalità organizzata ed essi sono l'ultimo anello di una catena di sfruttamento ben organizzata. CasaPound, che non ha alcuna autorità per fare ciò che ha fatto, non può sostituirsi alle istituzioni con "ronde" che diventano una vera e propria "caccia all'abusivo" in un esasperato clima di odio crescente. Questi fatti, odiosi e violenti, non possono essere sottovalutati. Fa sorridere l'accanimento di CasaPound contro gli "abusivi" sulla spiaggia mentre non spendono mezza parola contro la criminalità mafiosa che ad Ostia è fortemente radicata oppure contro gli abusi fatti da italianissimi imprenditori sul mare di Roma così come stendono un velo pietoso sull'occupazione, quella si abusiva e illecita, fatta da CasaPound nel palazzo di via Napoleone III a Roma».