Il leghista Laurora: «I ricchioni sono pervertiti e il loro amore è merda. Denuncerò chiunque mi darà dell'omofobo»
Dopo aver ottenuto visibilità mediatica dicendo che i gay non devono potersi baciare in pubblico, il consigliere leghista pisano Manuel Laurora continua a negare la sua omofobia. Certo, definisce l'omosessualità una «perversione» e nel 2014 diceva che non avrebbe mai più comprato prodotti della Findus perché «pubblicizza i ricchioni». Diceva anche che «è ormai chiaro a tutti che la potentissima lobbie multinazionale omosessuale stia pianificando la realizzazione di un nuovo mercato parallelo a quello da sempre a noi conosciuto». Ed ancora: «Una società fondata sulla perversione e sul sesso anale può finire solo nella merda. Perché in fondo al buco del culo c'è solo la merda. Non c'è n'è amore, n'è vita».
A corredo di tutto ciò, sulla sue pagine social osannavano le donne che eccitano sessualmente il maschio per soldi e regalava fotografie in cui la torre di Pisa veniva usata come oggetto fallico. D'altra parte la sua idea di "famiglia" è rappresentata da un Salvini che ha messo incinta qualunque donna non fosse sua moglie o che ai suoi comizi rappresentava le donne con una bambola gonfiabile...
Il leghista si è anche speso a favore del razzismo, lodando chi lancia banane alle persone di colore per paragonarle a scimmie. Ed in quella sua ossessione per il deretano, non ha mancato di sostenere che chi protesta dovrebbe infilarsela «nel buco del culo» per fare «un bel selfie con la banana piantata proprio lì, farà ancora più successo e farete vedere al mondo intero che oltre a non essere razzisti non siete neanche omofobi».
Inveendo contro la manifestazione di protesta per le sue parole, Laurora si è giocato ancora una volta la carta razzista. Accusa «la sinistra estrema» di aver organizzato un bacio in piazza e se ne esce dicendo che «certamente nei Paesi e nelle città islamizzate ciò sarebbe impossibile soltanto proporlo».
L'ossessione contro le altre religioni riemerge come da copione, in un paragone che pare strumentale e totalmente decontestualizzato. Che c'entra l'Arabia Saudita con chi rivendica il diritto di esistere senza che un qualche leghista lo importuni o organizzi crociate contro di lui?
Ed ancora, sostiene di aver «ricevuto diversi messaggi privati di persone che si dichiarano omosessuali e che condividono il mio post». Poi conclude: «Comunico sin da ora che chiunque mi darà dell'omofobo sarà querelato e delle conseguenti denunce risponderò solo attraverso i miei legali».
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