Il leghista Pillon promette un divieto all'aborto sullo stile di quello argentino


«Oggi non ci sono le condizioni per cambiare la 194, ma vedrà che anche noi ci arriveremo, come è successo in Argentina». Lo dichiara il senatore leghista Simone Pillon in un un'intervista rilasciata a La Stampa, ovviamente l'uomo che Gandolfini ha infiltrato nel governo in rappresentanza dell'integralismo organizzato non si è dimenticato di ripetere tutto il suo repertorio di slogan contro i gay, contro i diritti delle donne e contro i diritti dei minori (noto è come cercò di sottrarre il povero Alfie Evans alle tutele giuridiche per tentare di infliggergli inumane torture).
Interessante è anche notare come i fondamentalisti guardino ambre a stati come l'Argentina, la Russia o l'Arabia Saudita quasi ambissero ridurci nelle loro condizioni.

Secondo il leghista, sarebbe fondamentale imporre parti alle donne « altrimenti nel 2050 ci estinguiamo come italiani». E sulla modifica della 194 promette che «ci arriveremo, come è successo in Argentina».
Lo stato sudamericano ha respinto la proposta di legalizzazione dell'aborto, oggi possibile solo in caso di stupro o rischio per la vita della madre. Naturalmente questo non significa che non ci siano aborti, significa solo che le donne ricorrono ad aborti clandestini che mettono a rischio la vita della madre o che non tengono conto dei limiti temporali.
Ma tutto questo non pare importare a politici che fanno disinformazione e che cercano il plauso del proprio gruppetto di proseliti attraverso slogan e semplificazioni.

Poi, sostenendo che le sue capacità genitoriali deriverebbero da come fa sesso, sostiene che due uomini o due donne non potrebbero mai essere bravi genitori. Ripetendo i suoi soliti slogan, dice: «Un bambino o un ragazzo ha il diritto di avere una madre e un padre. Potrà mai un uomo essere una brava madre e viceversa? Secondo me no, tranne se si crede al gender, al fatto che non ci sia alcuna differenza tra un uomo e una donna, non solo a livello cromosomico, ma di sensibilità, attitudine».
Se anche in questo caso Pillon negala realtà e fa finta di non sapere che il 15% delle famiglie italiane è monogenitoriale, da pelle d'oca è il suo sostenere che donne e uomini non possano essere artefici del proprio ruolo dato che lui vorrebbe imporgli stereotipi preconfezionati, magari basati sulla solita citazione di Paolo di Tarso quale legittimazione alla sopraffazione della donna da parte di uomini. Tanto lui era a Roma con cartelli in cui negava l'esistenza del femminicidio...
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