Lesbians and Gays Support the Miners


La loro storia è tornata alla ribalta delle cronache grazie al film "Pride" di Matthew Warchus, ma non tutti sanno che il gruppo Lesbians and Gays Support the Miners è realmente esistito.
Era il 1984 ed era in pieno corso un lungo sciopero indetto dai minatori vessati dalle scelte politiche della premier Margaret Thatcher. Mark Ashton, un giovane attivista gay e membro della Young Communist League, ebbe l'idea di raccogliere fondi per sostenere la loro lotta. Ad animarlo era la convinzione per cui un gruppo vittima di discriminazione dovesse avere l'obbligo di aiutare chi subiva le medesime ingiustizie da parte del governo, esattamente come oggi accade quando alcuni gruppi lgbt decidono di non tacere dinnanzi alla discriminazione degli stranieri.
Nonostante gli scetticismi suscitati dalla presentazione del suo progetto, cinque gay e una lesbica accettarono di raccogliere fondi a sostegno dei minatori. Il gruppo LGSM di Londra incontrò e raccolse fondi in numerose sedi, tra cui la libreria Gay's the Word che fungeva da quartier generale del gruppo di Londra. (gemellato con i gruppi di supporto dei minatori di Neath, Dulais e Swansea Valley).
Oltre ad aver raccolto circa 20.000 sterline per le famiglie dei minatori in sciopero, ci furono numerose visite reciproche. Il più grande evento di raccolta fondi organizzato da LGSM è stato il concerto di beneficenza "Pits and Perverts", che si tenne presso l'Electric Ballroom a Camden Town, Londra, il 10 dicembre 1984.
Nonostante ci volle tempo per conquistare la fiducia dei minatori, al termine dello sciopero ogni sforzo venne ricambiato. Alcuni gruppi di minatori hanno iniziato a sostenere e partecipare a vari eventi lgbt, tra cui il Pride del 1985. Inoltre fu proprio grazie ai sindacati dei minatori che durante la conferenza del Partito laburista, tenutosi a Bournemouth nel 1985, venne approvata una risoluzione che impegnava il partito a sostenere i diritti LGBT.
I gruppi di minatori si schierarono al fianco della comunità LGBT anche nella campagna del 1988 contro la Sezione 28, una clausola al Local Government Act in cui si affermava che ogni autorità pubblica locale «non promuoverà intenzionalmente l'omosessualità o pubblicherà materiale con l'intenzione di promuovere l'omosessualità» o «promuoverà l'insegnamento in qualsiasi scuola dell'accettabilità dell'omosessualità come pretesa di una relazione familiare». La norma venne abrogata il 21 giugno 2000 in Scozia e il 18 novembre 2003 nel resto del Regno Unito.
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