Padre martin sbugiarda quei fondamentalisti che tentano di accomunare pedofilia e omosessualità
Ogni giorno la signora Costanza Miriano si alza e inizia raccontare ai propri proseliti che i gay sarebbero dei pedofili. Lo gira in nome di Dio, così come fa anche La Nuova Bussola Quotidiana e l'organizzazione forzanovista Provita Onlus, ossia tutte quelle realtà che stuprano il, nome di Dio con finalità politiche per la circa promozione di ogni forma di neofascimo.
Davanti alla nuova crociata d'odio di simili personaggi, padre Martin non ci sta e in un articolo apparso sul new yourk Times attacca la disinformazione della corrente fondamentalista:
Cari amici, in risposta a molti commenti disinformati e dettati da odio: chiaramente molti dei preti che hanno commesso abusi erano gay. Ma questo non vuol dire che tutte le persone Lgbti siano abusatori né che tutti (o la maggior parte) i preti gay siano dei molestatori. È uno stereotipo.
Tristemente, come indica questo articolo, anche gli uomini eterosessuali (preti inclusi) commettono abusi sessuali.
Ancora una volta: perché non vediamo gli esempi di molti preti cattolici integri e casti nell’esercizio del loro ministero? Perché a molti preti è impedito da vescovi e superiori religiosi di fare coming out e molti hanno paura di farlo. Nell’attuale contesto, in cui perfino i vescovi equiparono l'omosessualità sia ad abusi sia alla pedofilia, quella paura forse non è sorprendente.
A ciò andrebbe aggiunta un'altra evidente considerazione. Quando la signora Miriano giura il falso perché assetata di vomitare odio contro un'intera comunità, la sua disinformazione rischia di distogliere l'attenzione dal vero problema e rischia di far abbassare la guardia verso preti eterosessuali che potrebbero sentirsi più liberi di abusare di minori dato che vi è meno pregiudizio contro di loro. E, per proprietà transitiva, ciò renderebbe la signora Miriano complice di abusi su minori.