Riccardo Cascioli benedice sedia elettrica e iniezioni locali, sostenendo che l'omicidio serva a "difendere" l'omofobia
Dio ha sete di sangue e benedice chi uccide un proprio simile perché la pena di morte è bella quasi quanto l'omofobia e l'odio verso il prossimo. Lo sostiene La Nuova Bussola Quotidiana.
Dopo lo sgranamento del rema affrontato in un articolo di Rino Camillero, il sito ciellino di Riccardo Cascioli tona a lamentare che la Chiesa non ami la sedia elettrica, ma ovviamente sostiene che non la ami per colpa dei gay. Sembra una barzelletta, ma è quanto leggiamo in un editoriale dal titolo "Cambio sulla pena di morte, esulta la lobby gay".
Scrive Riccardo Cascioli:
Per la lobby gay, impegnata nell'assalto al catechismo della Chiesa, la decisione del Papa sulla pena di morte è una grande vittoria. La notizia è che «la dottrina può cambiare», e può cambiare secondo la mentalità del mondo. Per questo diventa ancora più importante l'Incontro mondiale delle famiglie a Dublino, un test decisivo per capire in che direzione vuole andare il Papa.
Dato che Riccardo Casioli è solito giurare su Dio che la sua ostentata passione per le donne debba essere ritenuto un "merito" di fede, ecco che quotidianamente attacca un sacerdote che osa avere opinioni diverse dalle sue in merito alla discriminazione dei gay. Lui esige odio e quel prete osa parlare di amore... sia mai! Urge avviare la macchina del fango per screditare chiunque dica che i crocefissi e i rosari non servano solo come strumento di offesa contro il prossimo. Ed è così che inizia a insultare i gay con tutta la violenza di cui pare capace:
Bisognerebbe cambiare il catechismo, diceva qualche mese fa padre James Martin, noto difensore della causa Lgbt nella Chiesa, perché la condanna dell’omosessualità spinge al suicidio tanti giovani Lgbt. L’idea che nelle saune frequentate dalla comunità Lgbt si possano trovare copie stropicciate del Catechismo della Chiesa cattolica è indubbiamente suggestiva, ma francamente poco probabile.
Siamo alla diffamazione da parte di un fondamentalista che spergiura il falso, negando che iun gay possa credere in Dio solo perché lui fa soldi vendendo omofobia. Giuda era un principiante al confronto, dato che Cascioli si è messo da parte ben più di trenta denari grazie alle sue bestemmie contro Dio e contro la dignità umana.
Quanta cattiveria può esserci in un uomo che va in giro a dire che i gay andrebbero nelle saune mentre si batte per impedire che possano sposarsi dato che poi non potrebbe più accusarli di promiscuità? Forse nemmeno Satana in persona sarebbe capace di arrivare a tanto.
Si passa così a sostenere che i gay vogliano minare il catechismo, ossia uno strumento scritto dall'uomo in cui da alcuni decenni si è deciso che Gesù aveva sbagliato a non condannare l'omosessualità e che ai preti avrebbero potuto farlo per mettere a tacere alcune voci riguardo ai gusti sessuali del pontefice:
Però la sortita di padre Martin, nominato dal Papa nell’aprile 2017 consultore della Segreteria per la Comunicazione e chiamato come relatore al prossimo Incontro mondiale delle famiglie a Dublino, non è certo estemporanea. Come abbiamo già avuto modo di documentare le grandi manovre della lobby gay nella Chiesa per l’assalto al Catechismo sono in corso già da tempo, e vale la pena notare che tale assalto è fiancheggiato anche dal quotidiano dei vescovi italiani Avvenire.
Si arriva così a sostenere che la pena di morte non doveva essere dichiarata inammissibile dal papa, perché Cascioli non ha problemi quando un uomo uccide un proprio simile:
Basta questo per capire quale conseguenze possa avere la decisione di papa Francesco di cambiare l’articolo del Catechismo sulla pena di morte. L’irreformabilità della dottrina, l’impossibilità di catechismi che si contraddicono sono stati finora il baluardo perché la Chiesa, annunciatrice di ciò che è eterno, non abdicasse all’effimero, alla mentalità mondana. Ora questo baluardo è stato abbattuto. «La dottrina della Chiesa può cambiare», annuncia festoso il New Ways Ministry, sito americano che raccoglie le istanze degli Lgbt nella Chiesa. Ed è la grande notizia per cui la lobby gay nella Chiesa sta lavorando da tempo.
Ed è sempre usando termini offensivi verso i gay e promuovendo odio verso di loro che Cascioli insiste a piagnucolare che lui non ha problemi con iniezioni letali e sedie elettriche:
Non c’è dubbio che il cambiamento del Catechismo sulla pena di morte darà un grande impulso alla lobby gay nella Chiesa, ed è proprio New Ways Ministry a spiegarne i motivi. Ne riassumo i principali: primo, si tratta di un «chiaro, esplicito esempio contemporaneo di un cambiamento nella dottrina della Chiesa, e anche di come può essere fatto: con un cambiamento del catechismo da parte del Papa». Secondo, per arrivare al cambiamento sono stati necessari decenni di discussioni e dibattiti teologici. Questo vuol dire che gli attuali dibattiti ecclesiali in chiave Lgbt hanno una grande possibilità di arrivare al medesimo risultato. Ovvia l’indicazione: intensificare il dibattito teologico ed ecclesiale. Terzo, la violazione della dignità umana è l’argomento alla base della condanna della pena di morte; è lo stesso argomento fondamentale su cui si basano le rivendicazioni Lgbt. E ancora, questione molto importante: la lettera di spiegazione che accompagnava la decisione del Papa riguardo al cambiamento del Catechismo, «spiega che una delle ragioni per il cambiamento della dottrina è il nuovo contesto sociale che ha una nuova comprensione del senso della punizione». Ma nella società oggi è ancora più forte il cambiamento di atteggiamento rispetto all’omosessualità, e quindi allo stesso modo ci si può aspettare un cambiamento del Catechismo laddove considera gli atti omosessuali intrinsecamente disordinati.
Sembra un delirio, ma Cascioli sostiene proprio che lui non abbia problemi ad uccidere pur di garantire che i gay siano perseguitati. Lui, l'eterosessuale che non viene toccato dall'odio che promuove verso gli altri.
Ed è in un'ossessione quasi patologica che vede in Cascioli una persona assetata di omofobia che aggiunge:
Dunque oggi la vera domanda è se papa Francesco sia in totale sintonia con i sostenitori della causa Lgbt così come lo è con la Comunità di sant’Egidio che da tanti anni ha fatto della battaglia contro la pena di morte una sua ragione d’essere. Diversi pronunciamenti molto chiari sul matrimonio e sull’ideologia gender farebbero pensare di no, ma allo stesso tempo certi gesti, certe battute e tante nomine suscitano molti dubbi al proposito.
Si sostiene così che si debba vietare libertà di parola a chiunque abbia opinioni divergenti da quelle di Cascioli, di fatto mostrandoci come il suo abuso del catechismo non fosse altro che un pretesto per legittimare l'odio:
A maggior ragione dunque l’Incontro mondiale delle famiglie di Dublino sarà un test decisivo per capire l’orientamento in materia. Come abbiamo già avuto modo di dire, a un tale incontro non è concepibile la presenza di padre James Martin come relatore né sarebbe accettabile la parata di “tutti i tipi di famiglie” all’incontro con il Papa. Lasciare padre Martin nel programma e procedere nella presentazione dei vari tipi di famiglie sarebbe un segnale chiaro nella direzione omosessualista.