Sciacallaggi. Per Daniela Santanché il crollo del viadotto di Genova sarebbe colpa dei migranti
Sarebbe tutta colpa dei migranti se i ponti cadono. A sostenerlo è Daniela Santanché, la ex compagna del direttore de Il Giornale (poi sostituita da Sallusti con la moglie di un amico. Così, giusto per ricordare chi sono quelli che parlano di «difesa della famiglia tradizionale»).
Non sarebbe dunque colpa dei 49 milioni di euro che la Lega di Matteo Salvini ha sottratto agli italiani, così come non sarebbe neppure colpa di chi ha ritardato gli interventi. La colpa è sempre degli ultimi, tanto più odio viene generato, più voti avranno le destre.
Già ieri Salvini cercò di dare la colpa all'Unione Europea, in quella frenesia di dare un capro espiatorio al popolo secondo la regola per cui tutto sarebbe sempre colpa di altri. In fondo al «comandante» non serve attendere la fine delle indagini, lui sa già tutto ed è per questo che ieri si goduto una festa in Sicilia al posto di correre a Genova (dove probabilmente lo si vedrà non appena potrà lanciarsi in un qualche sciacallaggio, non fosse bastato il suo sostenere che i morti fossero un male minore davanti al suo vanto nell'aver negato un porto sicuro a dei naufraghi).