Secondo Costanza Miriano, i gay devono "diventare" etero se vogliono fare i preti

La crociata intrapresa da Costanza Miriano contro pare Martin pare ormai ossessiva. Ogni giorno racconta che i gay devono essere allontanati dalla Chiesa. ma surreale è come la fondamentalista paia nona vere rispetto neppure verso sé stessa nel rendersi ridicola nel rilanciare l'opinione di quel tale che fa soldi dicendo di essere gay e di reputarsi inferiore agli etero.
Più o meno quanto Costanza Miriano amava fare con quel Giorgio Ponte che esibiva come fenomeno da baraccone ai suoi comizi perché si era rivolto a Luca Di Tolve nella speranza di poter "guarire" dalla sua omosessualità dato che dei preti gli avevano detto che Dio odierebbe i gay.

La quotidiana omofobia della Mirianoviene riversata in un articolo pubblicato sul suo blog dal titolo "Ecco perché uomini omosessuali come me non dovrebbero essere sacerdoti" in cui la fondamentalista afferma:

Daniel C. Mattson, omosessuale, autore del libro “Ecco perché non mi definisco gay”, ci spiega che la Chiesa sarà piagata dagli abusi sessuali a sfondo omosessuale se continuerà a guardare da un’altra parte anziché guardare in faccia al problema, tenendo fede al suo insegnamento.

Come ogni giorno, la signora Miriano giura che omofobia e pedofilia sarebbero correlate. Una menzogna, ma si sa che se la ripeterà istericamente, forse qualche ignorante qualcuno finirà con il credergli.

Parte così la propaganda vera e propria:

Non mi offendo per questo insegnamento. In realtà, sono d’accordo. Sono convinto che se la Chiesa avesse tenuto conto di questo suo consiglio del 1961 e del 2005, non saremmo stati avvinti in questi scioccanti titoli di oggi: “Il Seminario di San Giovanni scosso da indagine di un caso di cattiva condotta sessuale”; “Le vittime raccontano di orrori da abuso sessuale nel seminario cileno”; “I Seminaristi dell’Honduras sostengono una diffusa cattiva condotta omosessuale”; “I poliziotti vaticani irrompono nel mezzo di un’orgia gay alimentata da droga a casa dell’assistente del cardinale”; “Un uomo dice che il cardinale McCarrick, il suo ‘Zio Ted’, ha abusato di lui sessualmente”. La maggior parte degli orribili abusi descritti nella relazione della Grande giuria della Pennsylvania hanno coinvolto ragazzi e giovani adolescenti. Questa non è pedofilia.
Ciò che unisce tutti questi scandali è l’omosessualità nei nostri seminari e nel sacerdozio: ciò perché la Chiesa ha ignorato le proprie chiare direttive. Se è seria nel porre fine agli scandali sessuali, la Chiesa deve ammettere che ha un problema con i sacerdoti omosessuali e deve smettere di ordinare gli uomini con tendenze omosessuali profondamente radicate. Il primo scandalo “zio Ted” è stato quello di far diventare sacerdote “zio Ted”..

Pare buffo. Se si uniscono i titolo di giornale che parlano di femminicidio, la signora Miriano nega persino che il fenomeno esista. Se si uniscono titoli contro i gay, lei dice si debba creare una regola da considerare appurata.
Ed è strano anche faccia confusione tra gli abusi su minori (da denunciare) e del sesso consenziente tra adulti che andrebbe deplorato solo per l'ipocrisia di una Chiesa omofoba che predica male e poi si fa gli affari suoi. Il tutto osser4vando come la signora non paia curarsi degli scandali di preti coinvolti in scappatelle con donne (ma in quel caso si preferisce parlare del romanticismo alla uccelli di rovo).

Vendendo pregiudizi come dogmi di fede, l'articolo afferma poi:

Il primo motivo è che per gli uomini con tendenze omosessuali è particolarmente difficile vivere le esigenze della castità. La stragrande maggioranza degli scandali nella Chiesa dal 2002 coinvolge sacerdoti omosessuali che hanno fallito profondamente nella castità. Non mi sorprende. La castità, ne sono convinto (e l’evidenza lo dimostra), è molto più difficile per gli uomini con un’inclinazione omosessuale che per gli altri.Padre James Lloyd, C.S.P., sacerdote con un dottorato in psicologia alla New York University, ha lavorato con uomini omosessuali (compresi i sacerdoti) per più di 30 anni come psicologo clinico. A proposito di castità e sacerdoti omosessuali, dice: “È abbastanza chiaro, come confermato da prove cliniche che l’energia psichica necessaria per contenere le spinte omosessuali è molto maggiore di quella necessaria agli eterosessuali deviati”.

Il pregiudizio viene dunque venduto mentre si parla di omosessualità in termini patologici. Il tuttoper iniziare a sostenere che:

Il secondo problema è direttamente collegato al primo. Se un sacerdote non rispetta l’insegnamento della Chiesa nella sua vita, non insegnerà ai suoi parrocchiani a seguire un insegnamento che non crede si applichi a se stesso. Così, un grave problema con i sacerdoti omosessuali è l’alto numero di coloro che non sono d’accordo con l’insegnamento della Chiesa sulla morale sessuale e che minano segretamente (o apertamente) questo insegnamento, sia nel pulpito che nel confessionale.

Si arriva così a sostenere le fantomatiche "terapie riparative" dell'omosessualità:

Poiché gli scandali sessuali della Chiesa sono prevalentemente omosessuali, la Chiesa non può più rischiare di ordinare uomini con inclinazioni gay nella speranza che tali inclinazioni si rivelino transitorie. La Chiesa ha bisogno di uomini maturi, fiduciosi nella loro identità e pronti ad essere padri spirituali. Amo la Chiesa, ma non sono il tipo di uomo di cui la Chiesa ha bisogno come sacerdote. Le Norme per l’Ordinazione Sacerdotale, pubblicate nel 1993 dalla Conferenza Episcopale degli Stati Uniti, me lo rivelano: “Per parlare di una persona matura, il suo istinto sessuale deve aver superato due tendenze immature, il narcisismo e l’omosessualità, e deve essere arrivato all’eterosessualità”.

Le parole non sono casuali. Si nega che l'omosessualità sia un orientamento e lo si spaccia come una «inclinazione» che a detta loro dovrebbe tendere all'eterosessualità quasi come se l'orientamento fosse una scelta.

E se quanto dichiarato nell'articolo della miriano appare solo come una cozzaglia di stupidaggini, ad aggravare la sua colpa nella promozione dell'odio vi è la sua insistente richiesta perché il Vaticano impedisca il diritto di parola a chiunque osi pensarla diversamente. Il tutto mentre quei due personaggi che dicono di essere gay e le dicono di odiarsi per ciò che sono.


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