Bari, aggressione al corteo antirazzista da parte di CasaPound: manifestanti feriti con catene e cinghie

È finita nel sangue la manifestazione antifascista di Bari contro le posizioni xenofobe e razziste promosse da Matteo Salvini e dal governo che pare ormai cosa sua (al punto che Enrico Mentana l'ha dovuto riprendere quando in diretta televisiva ha iniziato a parlare come se fosse lui il premier).
I manifestanti spiegano di essere stati aggrediti dai neofascisti di CasaPound mentre tornavano a casa dopo la manifestazione. Ii camerata affermano essere stati provocati e di aver reagito. Quel che si sa è che sono stati gli antifascisti a finire in ospedale.

Il bilancio è di quattro feriti: un uomo ha riportato una ferita alla testa che ha necessitato di nove punti di sutura e 15 giorni di prognosi, ad un altro sono bastati tre punti per un’altra ferita alla testa. Due candidat di Leu sono stati presi a cinghiate da una fascista che girava liberamente per strada armata.
Ma CasaPound insiste nel difendersi e ad identificarsi nelle politiche di Salvini: «A Bari non c’è stata nessuna aggressione squadrista, ma un tentativo di assalto alla nostra sede da parte dei manifestanti anti-Salvini. [...] Quello di cui possono accusarci è solo di aver difeso il nostro diritto a esistere di fronte a chi ci vorrebbe cancellare dalla faccia della terra».
Trenta militanti di Casapound sono stati identificati e condotti in Questura. Stando ai primi accertamenti, almeno otto avrebbero fatto parte dell’assalto squadrista.


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