Il Coordinamento Torino Pride attacca le «aberrazioni sociali» promosse dal senatore leghista Pillon
È attraverso una lettera aperta che il Coordinamento Torino Pride si è scagliato contro il senatore leghista Pillon e la sua ideologia sulla ridefinizione di "famiglia". Esprimendo sostegno per l’appuntamento del 22 settembre organizzato dal Maurice GLBTQ per raccogliere fondi a sostegno della fecondazione assistita all'estero di una coppia lesbica (l'appuntamento è per le ore 20.00 in via Stampatori 10 a Torino), il comitato scrive:
“È difficile restare umani e credere nella possibilità di fare famiglia?" Probabilmente sì ma, superando orribili e anacronistiche discriminazioni, fanatismi religiosi e ignoranze varie forse è possibile! Per questo, prendendo spunto dalla storia di Alice e Rita e di molte altre che desiderano dar vita ad una nuova Famiglia Arcobaleno, pensiamo sia arrivato il momento di sollevare il velo dell’ipocrisia tessuto dalla nostra contraddittoria e opportunista società.
Alice e Rita, unite civilmente, da tempo cercano di accedere alla fecondazione eterologa che, in Italia, è vietata per le coppie lesbiche e per le donne single, in un’ottica di palese odiosa discriminazione. Ciò che non è vietato in Italia sono le cure preliminari alla fecondazione (PMA) ma queste cure sono a pagamento e molto costose. Quindi cosa accade? Accade che una single o una coppia lesbica si devono recare in un paese estero per poter diventare mamme. Questo espatrio - esattamente come le cure preliminari - costa molti soldi che non tutte hanno la possibilità di spendere. Quindi, nel caso di Alice e Rita, un pezzo della comunità LGBT ha deciso di aiutarle con un aperitivo di autofinanziamento che avverrà il 22 settembre.
Le questioni in ballo sono molte!
Proprio in questi giorni un senatore appena sbarcato dal peggior medioevo culturale e civile, Simone Pillon, inneggia al matrimonio indissolubile e ad una serie di aberrazioni sociali inserite in un ddl che verrà discusso in commissione nelle prossime settimane e che ci porterebbe in una nuova teocrazia.
Dobbiamo tutti e tutte insieme combattere e affrontare a viso aperto questi continui attacchi alle nostre libertà e cercare di rimuovere le odiose discriminazioni che colpiscono non solo la comunità LGBT ma anche le donne e tutti i soggetti più fragili della nostra società.
Ben vengano, quindi, gli aperitivi di autofinanziamento che fanno comunità e aiutano persone in difficoltà ma soprattutto ricominciamo a dire no a tutti coloro che continuano a cercare di limitare le nostre libertà e non fanno nulla per realizzarle.
Chiediamo quindi a gran voce che questo parlamento cominci a lavorare rendendo tutti i cittadini e le cittadine di questo Paese pari e con le stesse facoltà di accesso a servizi e cure” afferma in modo coeso il Coordinamento Torino Pride, la realtà che riunisce le associazioni lesbiche, gay, bisessuali e transgender operanti sul territorio della Regione Piemonte, insieme a realtà non LGBTQI impegnate nel sostegno dei valori della laicità e del rispetto delle differenze e che fa parte di Ilga Europe, l’organizzazione internazionale non governativa che riunisce 422 realtà LGBTQI di 45 paesi europee.