Il Giornale, il nazismo e creazione della paura


Non sappiamo se sia un caso di omonimia o se sia anche lei abbia una qualche parentela con il leader di Forza Nuova come nel caso del figlio di Fiore che lavora per l'organizzazione omofobica Provita Onlus. Sappiamo, però, che Eugenia Fiore risulta autrice di alcuni articoli che sono stati pubblicati da riviste geopolitiche russe per la creazione di isterie e paure verso i migranti.
Classe 1992, ha seguito un corso di giornalismo allo Iulm di Milano, fa fatto uno stage a Radio 24 ed ora scrive articoli per Il Giornale con una presumibile specializzazione nella promozione dell'odio contro gay e stranieri.

Per comprendere l'ideologia promossa dalla donna basterebbe anche solamente scorrere i titoli degli articoli da lei pubblicati sulle pagine de Il Giornale, tutti rigorosamente incentrati sul tentare cavalcare sentimenti di pancia per aizzare i lettori ad una rabbia contro l'Occidente, contro il governo e contro le minoranze. Ad esempio, è lei ad aver firmato pezzi intitolato: "Qui troppi morti per migranti. I tedeschi si ribellano a Merkel. Le proteste contro il buonismo", "Con burqa non posso visitarla. E l'islamico minaccia il medico", "Milano, ecco tutti gli insulti dei buonisti a Salvini", "A Genova si contavano i morti. A Cortina la festa dei Benetton", "Espulso un tunisino dall'Italia: pronto a combattere per Allah", "Il racconto choc della 15enne: Stuprata a turno da 2 africani", "Tutti in piazza per i nomadi. Presenti solo i cronisti e Vauro", "Si rifiutano di pulire il sentiero: Sgomberati migranti a Brescia", "Migranti, il buonista Macron? Ecco dove imprigiona i bimbi", "Bambini a lezione al gay pride. La maestra? È una drag queen", "Così i rossi insultano Salvini: Fascista, troglodita, assassino", "Pestata a sangue poi stuprata. La belva è un richiedente asilo", "Migranti, Salvini in tendopoli: Voi sfruttati? Prima gli italiani", "Macron e i migranti nelle palestre. I genitori preoccupati per i figli""Tende solo per i musulmani. Lo schiaffo ai profughi cristiani​"...
La tesi sostenuta è evidente: gli stranieri sono cattivi e tendenzialmente degli stupratori, la Lega fa bene ad odiarli, i genitori devono avere paura di loro e il razzismo è una lecita reazione. nella sua dialettica, gli stranieri non sono persone ma entità etichettate sulla base dell'etnia o della religione. Il cristianesimo va usato come caratteristica identitaria per sostenere la propria supremazia e gli italiani devono pensare ai propri privilegi nel totale disinteresse della vita altrui. Razzismo e omofobia diventano la chiave per l'ideologia della paura con cui la donna pare voler promuovere le politiche di Salvini e degli altri partiti populisti europei.

Entrando nel dettaglio dei suoi articoli, è parlando di «buonismo della Merkel» che troviamo la donna impegnata nel promuove un corteo neofascista svoltosi in Germania. Tra le righe si inizia a sostenere che esisterebbe un complotto mondiale finalizzato a sminuire i rischi dell'immigrazione e della mancata difesa della Patria attraverso l'erezione di muri, barriere e confini, con una stampa che cercherebbe di nascondere ai cittadini la verità sul fatto che i migranti sarebbero degli «assassini».
Non esisterebbe la logica per cui una persona può essere buona o cattiva, esisterebbe una verità nascosta dalle lobby secondo cui chi nasce in Africa è malvagio e che nasce in Italia sarebbe buono e onesto anche quando sottrae 49 milioni di euro agli italiani e chiede di ripagarli in più di ottant'anni di rate.
L'articolo inizia così a dare spazio a quello che vien presentato come il "sentimento popolare" di cittadini che ritengono che i migranti che hanno dovuto scappare da casa loro per colpa di guerre e persecuzioni sarebbero persone «fortunate» perché avrebbero «tutto pagato, tutto offerto». E nonostante si dica che siano praticamente dei privilegiati, lamentano che non sappiano «ringraziare» l'Europa e compiano omicidi e stupri perché il loro obiettivo è quello di «sfidare» i nazionalisti nel nome di «quelli che non si vogliono integrare e spesso uccidono».
L'articolo sostiene pure che le donne tedesche avrebbero paura perché i richiedenti asilo le infastidirebbero o le seguirebbero sino sotto a casa, asserendo che la Germiania fosse un bel posto prima che si desse ospitalità a quei migranti che lavorano e pagano le tasse per il benessere comune.
Proponendo come sua autorevole fonte «un signore sulla cinquantina che indossa un paio di occhiali da sole», la signora Fiore ci illumina anche sulla teoria per cui «conoscono innumerevoli casi di crimini commessi da immigrati clandestini. Solo il 10% di questi vieni riportato dalla stampa tedesca. Lo Stato vuole nasconderli. E a confermare questo fatto è stato un mio amico poliziotto».
L'articolo racconta anche che i neofascisti sarebbero «pacifici» e che il vero problema è rappresentato dagli anti-fascisti. Sempre parlando del complottone per cui la stampa internazionale mentirebbe ai lettori, la signora Fiore spergiura che «in queste ore media come il Washington Post si affrettano a scrivere che l’enorme dispiegamento di forza di polizia a Kothen è per prevenire possibile violenze da parte degli estremisti di destra. Ma la gente, qui, non sembra affatto essere d’accordo. E anzi, teme violenza dalla parte opposta».
In un processo di beatificazione dell'Adf che ha annunciato alleanze con Salvini, la signora Fiore spiega che i poveri manifestanti di estrema destra sarebbero «seriamente preoccupati» dagli antifascisti e che sarebbero certi che «solo perché sto manifestando qui, dall'altra parte, mi vorrebbero fare del male».

In un altro articolo rilanciato dai neofascisti di Christus Rex, la signora Fiore parla di un «villaggio in mano ai neonazi» che assicura sembri «un'isola felice» e che sia «un fenomeno sempre più in crescita». L'argomento trattato è villaggio di Jamel, fondato dal nazista Sven Kruger (più volte denunciato per oltraggio, apologia del nazismo, rissa, tentato omicidio e possesso di armi da fuoco) attraverso il reclutamento di nazisti appartenenti alla setta di estrema destra dei Reichsbürger, convinti di essere i discendenti di Adolf Hitler e pronti a non riconoscere la Repubblica federale tedesca e le sue leggi. Da queste premesse la signora Fiore parte con lo scrivere:

Il loro concetto di ambientalismo si basa sulla dottrina hitleriana della terra del sangue. “Un’unione quasi religiosa fra l’agricoltore e la sua terra che nega il consumismo e capitalismo, vive in piccole cooperative autogestite e spartane nelle quali far rivivere anche i vecchi ruoli fra i sessi. Gli uomini lavorano i campi, le donne producono e allevano figli”, racconta sempre al quotidiano Daniel Trepsdorf, direttore del Centro regionale di Studi democratici di Ludwigslust. Il fenomeno, denunciato dai servizi segreti tedeschi, sarebbe in continua crescita e sta mettendo in allarme il Paese. Sono sempre di più, infatti, i gruppi di estrema destra che si insediano in queste campagne sperdute per ricostruirsi una nuova vita. E l’obiettivo principale è solo uno: essere il più possibile a contatto con il sacro suolo tedesco.

Queste parole sono state accolte dai proseliti di Chritus Rex con commenti ironici di chi chiede sostiene di debbano «per indagare meglio e reprimere il dissenso sulla shoa’», aggiungendo poi che l'olocausto sarebbe stato «deciso a tavolino per incutere senso di colpa». Aggiungono poi che «in Germania è proibito obiettare alcunché sulla tragedia olocaustica mondiale ebraica, quindi forse un arresto globale del paesello può salvare la nazione germanica, sottomessa ai voleri anglosionisti, da una rinascita del nazismo».
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