Il Giornale lamenta che la Merkerl preferisca gli stranieri che lavorano ai migranti italiani che pretendono sussidi senza cercare occupazione

Il Giornale pare ormai una succursale di Sputnik o Russia Today. Ogni singola notizia pare studiata per fare propaganda, arrivando anche a propinare bufale assurde che possano creare odio contro l'Europa.
Il quotidiano che dedica gran parte del suo spazio a sostenere che Salvini dovrebbe poter espellere chiunque desideri, ora pubblica un articolo dal titolo "La Germania caccia gli italiani: Se poveri via dal nostro Paese".

Prendendosela contro quella Merkel che da anni è al centro delle invettive leghiste, l'articolo afferma:

Nella Germania di Angela Merkel, paladina in Europa dell'accoglienza e dell'integrazione, girano circolari di ben altro tono. E i destinatari non sono i profughi delle guerre africane ma cittadini italiani, ovvero europei.

Sostenendo che gli italiani debbano essere considerati una razza superiore e che la Germania dovrebbe offrire loro dei sussidi di disoccupazione pagati dai tedeschi qualora non abbiano voglia di lavorare, aggiungono:

Esiste, e i commenti sul sito di Cosmo ne danno ampiamente conto, anche l'altra faccia del problema: l'abuso che del sistema assistenziale tedesco verrebbe fatto da numerosi nostri connazionali, e che viene severamente criticato da altri italiani: «Finalmente tutti a casa, c'è gente che lavora in nero e prende aiuti dallo Stato». [...] La radio ha raccolto testimonianze di giovani italiane che hanno ricevuto l'ultimatum nonostante avessero appena partorito o fossero in stato di avanzata gravidanza: «Mi hanno comunicato che avevo quindici giorni di tempo, visto che non potevo provvedere a me stessa, per trovare un lavoro: altrimenti mi avrebbero rimpatriato e mi avrebbero pure pagato il viaggio a me e alle bambine se non potevo permettermelo».

Buffo, il giornalista sbraita come un indemoniato che la Germania non deve poter trattare gli italiani al pari di come gli italiani trattano gli altri.

In realtà la notizie è un po' diversa da come la racconta Il Giornale. Sulla base di una legge entrata in vigore il 20 luglio 2017, chi ha richiesto un sussidio statale e risiede in Germania da meno di cinque anni è stato invitato a lasciare il paese qualora non stiano né lavorando né cercando lavoro.
Quindi non è esatto dire che la Germania vuole cacciare i poveri, ma è più corretto dire che non vuole pagare uno stipendio per immigrati italiani che si rifiutano di lavorare. sarebbero circa 100 i migranti italiani interessati al provvedimento, ossia molto meno di quanti sono stati vittima delle invettive di Salvini.


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