Salvini non basta più. Ora i sedicenti "cristiani" vogliono Hitler e i suoi genicidi
Ryan Coleman (nella foto) è un ragazzo di 34 anni che lavorava come muratore in Otegon. È stato licenziato perché non frequentava sessioni di lettura della Bibbia organizzate dalla sua ditta.
È un episodio che ben illustra l'idea di "libertà religiosa" di un integralismo alla Simone Pillon, un vero fanatismo in cui quella definizione viene intesa come "libertà" di discriminare chi non fa ciò che i sedicenti "cristiani" vogliono imporre agli altri.
Ma i "cristiani" non si fermano a questo. In rete ci sono donne timorate di Dio che pubblicano tutte tronfie il risultato dei loro test sul versetto biblico che più le rappresenta:
Poi, pubblicata l'immaginetta di Gesù, le ritroviamo a scrivere:
D'altra parte, se è vero che l'aver agitato rosari dai palchi dei suoi comizi sia stato determinante per il 17% di Salvini, appare evidente che il sedicente "cristiano" della nostra epoca crede più ai simboli che al significato dei vangeli. Anzi, spesso non li ha neppure letti. Quindi Gesù non è un credo, è una figurina che va appiccicata alla bacheca perché Pillon si augura possa offendere il prossimo nel momento in cui gli si attribuisce il significato di lasciapassare per xenofobia, omofobia e nazismo.
Paiono gli effetti della decadenza etica e culturale promossa da Gandolfini e Pillon, per una società basata sull'odio e sul rancore in cui ci si ammazzi a vicenda e in cui si è pronti a tutto pur di fatturare sulla morte altrui.
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