Cascioli chiede la la Chiesa non si ponga domande sui gay dato che lui ha già deciso li si debba ritenere sbagliati


L'impressione è che il fondamentalista Riccardo Cascioli ricorra all'aggressività come paravento per le sue paure. Tutto ci fa pensare che sia letteralmente terrorizzato all'idea che la Chiesa possa condannare l'omofobia e una simile decisione farebbe crollare il business che lui ha costruito sull'odio omofobico.
Tornando ancora una volta ad abbaiare rabbiosamente contro padre Martin, è sulle pagine de La Nova Bussola Quotidiana che sotto l'etichetta "omoeresie" leggiamo:

Padre James Martin, consulente del Vaticano per le comunicazioni e famigerato gesuita che da tempo si batte perché l’omosessualità venga benedetta dalla Chiesa Cattolica, il 12 ottobre scorso si è posto due domande sul settimanale cattolico America, prendendo spunto dal fatto che nell’Instrumentum laboris del Sinodo dei giovani compaia la sigla LGBT, prima volta che in un documento ufficiale della Chiesa cattolica si usa questo termine in una accezione non negativa.
Ecco il doppio interrogativo: “Dato l'insegnamento della Chiesa, il sinodo può usare il termine Lgbt? E il sinodo può riconoscere che le coppie gay formano 'famiglie'?".

Se sta doiventando tragicomico il proliferare di virgolette con cui "i "redattori" di quel sito d'odio tentano di togliere dignità a qualunque parola si riferisca ai gay, non manca il solito sostenere che qualcuno voglia complottare contro la sua ideologia (rigorosamente spacciata come una verità di Dio):

La strategia di Padre Martin è semplice ed è ampiamente rodata da chi vuole mutare la dottrina e i costumi: quando un tema è inviso a molti si inizia non ad affermare verità opposte – perché appunto risulterebbero indigeste ai più – ma si incomincia a porre domande: due divorziati risposati possono accedere alla comunione? Le donne possono accedere al sacerdozio? Le coppie omosessuali possono essere famiglia? Tutte domande a cui la Chiesa ha già risposto in modo negativo e definitivo. Invece cosa succede: avviato il dibattito per ribattere alle domande già si è concesso all’avversario di esporre le sue tesi e dunque il nemico ha già compiuto un passo avanti verso la meta.

E se Cascioli dice che donne, gay e persone sane di mente devono essere ritenute «nemici» in quanto ostili alla sua ideologia del disprezzo e al suo abuso politico della credenza religiosa, è peccando di superbia che ci viene a raccontare che la Chiesa non dovrebbe porsi domande dato che lui ha deciso per loro:

Riportiamo qui sotto l’articolo completo di Padre Martin e rispondiamo in sintesi alle sue due domande. La Chiesa non può usare, se non in senso critico, l’acronimo LGBT perché ha connotazioni fortemente ideologiche. La Chiesa preferisce usare l’espressione “persone con tendenze omosessuali” perché più fedele alla realtà e più rispettosa delle persone omosessuali. La famiglia è solo quella fondata sul matrimonio. Il matrimonio prevede la differenza sessuale, quindi le persone con tendenze omosessuali non sono in grado di sposarsi e dunque non esistono le famiglie omosessuali.

Non si comprende in che modo definire le persone come gay, lesbiche, transessuali o bisessuali avrebbe connotazioni ideologiche, così come non si capisce perché Cascioli dica che è per il bene dei gay che bisognerebbe negare l'esistenza scientifica di un orientamento sessuale al fine di mentire alle vecchiette e raccontare loro che i gay avrebbero imprecisate «tendenze». Ed è triste osservare con quanta superbia Cascioli dica a Dio che avrebbe sbagliato a creare l'omosessualità e le famiglie naturali che ne derivano, dato che lui esige di essere ritenuto parte di una razza "ariana" in virtù di come si vanti delle erezioni che dice di avere alla vista di una qualche parrocchiana di sesso femminile.
E se Riccardo Cascioli credesse anche solo in minima parte alle stronzate che dice, in virtù di come mascheri la sua rinomata omofobia dietro la scusa del «la famiglia è solo quella fondata sul matrimonio», com'è che poi se la prende sempre e solo con i gay? Perché non inveisce contro le famiglie non sposate, non chiede che lo stato si rifiuti di registrare i loro figli o non pubblica articoli in sui sostenere che agli etero non sposati debbano essere rifiutati i funerali religiosi com'è solito fare quanto si tratta di promuovere odio contro le persone lgbt?
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