Fratelli d'Italia chiede l'abolizione del 25 aprile e lancia una campagna nazionalista che bolla come «stranieri» anche gli oppositori politici
Fratelli d'Italia continua a rivendica il diritto all'odio al fascismo della sua leader. Dato che la signora Meloni odia i gay, dice che riconoscere i loro diritti sia «divisivo» dato che lei non sente la necessità che ad altri siano concessi quei diritti di cui lei gode a piene mani. Ora è anche contro la condanna del nazifascismo che la signora Meloni se n'è uscita dicendo che quello sia un tema che lei reputa «divisivo» e che vorrebbe sia dato piano agio di poter manifestare piena ammirazione verso l'ideologia fascista.
La donna ha così annunciato che Fratelli d'Italia inaugurerà una serie di iniziative volte a chiedere la soppressione delle feste del 2 giugno e del 25 aprile in quanto da loro ritenute «due feste divisive». Al loro posto vorrebbero sia reintrodotta la festa del 4 novembre, celebrando il nazionalismo attraverso il festeggiamento della vittoria italiana nel primo conflitto mondiale.
In conferenza stampa a Montecitorio, Giorgia Meloni ha dichiarato: «Dobbiamo ricordare che è grazie a questa vittoria che noi oggi siamo una Nazione. Mi pare che non ci siano molte iniziativa in questo senso. FdI sarà l'unico partito che celebrerà questo evento, e la gran parte dei monumenti saranno chiusi».
Per l'occasione, Fratelli d'Italia ha anche ripreso il celebre slogan dell'epoca «non passa lo straniero» che verrà oggi usato come strumento per cercare di sottrarre parte dell'elettorato razzista a Matteo Salvini.
«Oggi lo straniero -sostiene la signora Meloni- si manifesta in molte forme: lo strapotere della burocrazia europea, della finanza speculativa, le agenzie di rating, le mafie nigeriane e cinesi, quelli che scalano aziende italiane rubando il nostro know-how».
Sui loro manifesti verrà promosso odio contro la cancelliera Angela Merkel, il presidente francese Emmanuel Macron, il presidente della Commissione Ue Jean Claude-Juncker e un Roberto Saviano che il partito della signora Meloni bolla come «anti-italiano».