Fratelli d'Italia e Lega benedicono i manifesti anti-famiglie gay di Provita e Coghe
I fondamentalisti di Provita Onlus teorizzano che non esiste alcun problema se il leghista Simone Pillon odia i gay e mai accetterebbe un figlio con una natura diversa da quella che lui esige debba avere: lui sarebbe un bravo padre a prescindere da come si comporterà dato che a loro basta abbia eiculato nella vagina di una donna. Gandolfini sarebbe un bravo padre adottivo solo perché dice ai suoi figli che lui si porta a letto quella tizia che loro venfono obbligati a chiamare mamma anche se, stando alla teorie di Provita Onlus, è bene si dica loro non sia è loro madre dato che l'unica mamma accettata dal fondamentalismo è quella biologica. Quindi per "difendere" il pregiudizio si può anche danneggiare la vita dei propri figli e condannarli ad un mondo in cui gli altri si sentano legittimati a deriderli e ritenerli inferiori perché non nati da un papà che ha messo incinta l'amante o da un Salvini che ha ingravidato svariate donne.
Da quel pulpito, il vecchietto che chiede donazioni per parlare ossessivamente di vagine è lo stesso vecchietto che si è comprato spazi pubblicitari per vendere la sua ideologia anti-gay. Fingendo di ignorare che il 90% delle coppie che accedono alla GpA sia eterosessuale, è in quel suo costante uso ideologico dei bambini quale oggetti utili alla propaganda che si è messo a svendere la sua menzognas ul fatto che il problema sarebbero i gay e che il maggior interesse dei bambini sarebbe che lui possa renderli orfani di genitori in vita per deridere le loro esistenze e limitare i loro diritti.
Nonostante una simile ideologia è da voltastomaco, quella Giorgia meloni che si presentò al "family day" di Gandolfini per annunciare di essere madre single, afferma:
Immancabile è arrivato anche il leghista Simone Pillon, tutto sudato nel giurare che anche il suo Salvini odia le famiglie gay:
Intanto Provita si allena a fare vittimismo, evidentemente certa che le sue continue provocazioni porteranno a conseguenze (davanti alle grideranno certamente alla censura, in quella ipocrisia che li ha visti denunciare chiunque esprimesse opinioni a loro sgradite mentre esigono che i loro insulti siano reputati una lecita "opinione" al pari di quelle che evidentemente loro reputano fossero le lecite "opinioni" dei nazisti verso gli ebrei). Ed è così che, con i loro soliti toni offensivi, defecano: