Il Giornale santifica Silvana De Mari. I lettori: «I finocchi vanno buttati via, sono malati mentali e pazzi»

Il Giornale non perdere mai occasione per promuovere cieco odio contro i gay. Quest'oggi ne approfittato anche per dire che sono malati, sono pericolosi e sono pedofili.
In un articolo firmato da Giovanni Neve, Il Giornale ha giocato con le parole per tentare di promuovere le affermazioni che hanno portato la signora Silvana De Mari a finire a processo per diffamazione aggravata.

Se verso i querelanti si usa il condizionale e si sostiene che la signora «avrebbe offeso il mondo gay», nell'esaltare le sue teorie si preferisce un tono assertivo che non permette di mettere in dubbio le sue parole. Dicono che la signora «ha sottolineato», «ha spiegato», «ha argomentato». Non c'è subbio, perché dal pezzo deve trasparire abbia ragione lei a dire che «se gli uomini continueranno ad avere rapporti con altri uomini assisteremo a una catastrofe mondiale» o che «non si può ingiuriare dicendo la verità».

Promuovendo le sue affermazioni in quell'ottica in cui il lettore è invitato a ritenerle verità rivelate da Dio, l'articolo riporta alcune sua aberranti dichiarazioni:

"La mia gravissima preoccupazione riguarda soprattutto la situazione sanitaria - ha detto l'imputata rispondendo alle domande del pm - i casi di Aids, gonorrea, sifilide sono in aumento. Se gli uomini continueranno ad avere rapporti sessuali con altri uomini assisteremo a una catastrofe mondiale". [...] Al pm, oggi, la De Mari ha sottolineato che il sesso praticato da lesbiche non procura alcun danno, a differenza del sesso anale tra uomini "che moltiplica per nove il rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili, soprattutto per chi lo pratica in modo passivo".
La dottoressa ha spiegato che "il tubo digerente serve per digerire, mentre il sesso anale provoca danni e questo in biologia significa disordine". Poi ha rincarato la dose: "La sessualità e tra uomo e donna ed è finalizzata alla procreazione. Quando non è così si tratta di un disturbo. Per la mia esperienza personale l'omosessualità è una situazione da cui si può comunque uscire, è possibile guarire". E ancora: "La mia preoccupazione è anche per le donne, da qualche anno a questa parte i giornali femminili fanno campagne a favore del sesso anale eterosessuale, che è ugualmente dannoso".
Durante la deposizione di oggi, la De Mari ha argomentato le dichiarazioni che avrebbero associato la pedofilia all'omosessualità. "La pedofilia è un orientamento sessuale caratterizzato dall'attrazione erotica verso i minori. Penso che alcune persone del movimento Lgbt stiano diffondendo la pedofilia. L'ultimo libro di Mario Mieli, a cui è dedicato un circolo, dice 'noi faremo l'amore con loro' e a mio parere si tratta di apologia all'abuso su minore. Senza dimenticare - conclude la De Mari - che personaggi di spicco del mondo gay hanno rilasciato dichiarazioni ambigue sulla libertà sessuale del bambino".

Gli effetti di tale promozione all'odio si evincono dai commenti lasciati dai loro lettori. C'è chi sostiene che sostenere la scientificità di bufale senza logica sarebbe «libertà di pensiero» e chi auspica uno sterminio dei gay:

Ah, bhe. Se per loro basta vedere un video di quel Luca Doi Tove che disse di essere "guarito" dall'omosessualità dopo aver cercato volontariamente di contagiare con l'HIV quanti più gay riuscisse dato che li incolpava della sua situazione sierologica al posto di ammettere le probabili responsabilità del suo essersi prostituito e del suo aver cercato sesso non protetto on chiunque si muovesse, vogliamo non credergli. Chi è l'Oms in confronto a quel fondamentalista accompagnava Adinolfi e la signora De Mari nei loro comizi presso oratori e conventi?


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