Il nuovo, vomitevole, spot di propaganda integralista commissionato da Provita Onlus e Generazione Famiglia
La famiglia è sotto attacco da parte dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus e di Generazione Famiglia (l'ex Manif Pour Tous che è stata rebrandizzata a scopo di marketing dopo l'acquisizione da parte della spagnola CitizienGo). L'ultima porcheria da loro partorita è un vomitevole video di propaganda in cui il i loro presidente, Toni Brandi e Jacopo Coghe, giurano di detenere «la verità» rivelata contro l'uomo e di volerla dispensare attraverso vergognose e deprecabili generalizzazioni. Ormai pare che quel vecchietto e quei tizio barbuto che si vanta di quanto gli piaccia far sesso con le donne abbiano capito che provocare, offendere, diffamare è sbraitare insulti è il modo migliore per ottenere visibilità gratuita sui giornali e di poter fare cassa attraverso le donazioni di chi vuole acquistare la loro legittimazione all'odio contro la vita, le famiglie e i bambini.
Nel nuovo video di propaganda commissionato dalle due organizzazioni integraliste, una donna sbiascica slogan a dir poco lesivi della verità:
Gestazione per altri? Maternità surrogata? Utero in affitto. Molti desiderano essere genitori ma questo è impossibile nelle coppie in cui la donna non può avere figli. È impossibile per le coppie di due uomini o due donne. È impossibile per le persone sole. Queste persone desiderano essere genitori ma non possono diventarlo. Sono chiamati "genitori di intenzione".
E già qui qualcuno dovrebbe osservare che il loro Massimo Gandolfini vive un matrimonio sterile con una donna, ma non per quetso loro dicono non debba poter avere figli o le manciate di figli che si è procurato mediante adozione non debbano essere ritenuti tali in virtù di come Brandi teorizzi che per essere genitori sia fondamentale ingravidare l'utero di una donna.
Ed è curioso dicano che non si possa essere genitori se la donna è sterile, ma non citano l'impotenza del maschio quasi volessero sottolineare il maschilismo della loro ideologia. La donna è da demonizzare, non quel maschio che dicono debba dominarla in nome di Paolo di Traso.
Se per Gandolfini non dicono che abbia sfruttato l'adozione per sopperire alla sua infeconda unione, contro gli altri pontificano:
La loro soluzione è sfruttare la maternità surrogata. I genitori di intenzione cercano una donna che partorisca per loro un figlio. Per farlo, contattano apposite agenzie che mostrano cataloghi di portatrici disponibili. Si firma un contratto, si discutono le condizioni della consegna del bambino. Si stabilisce il prezzo, le spese legali, i trattamenti sanitari e il compenso della madre portatrice.
Se Provita e Coghe paiono ignorare che in Canada quei presunti "compensi" che citano per ben due volte sono illegali, è con lo stesso tono e con gli stessi termini che potrebbero raccontare il contratto e le regole della consegna stabilite da Gandolfini per i bambini che ha portato a casa sua. Li ha scelti, ha formato contratti e ha stabilito i termini della consegna.
L'odio e la violenza verbale proseguono, anche attraverso lo spergiuro di dettagli medici non argomentati e non comprovati al di fuori della propaganda integralista:
Si prelevano seme e ovuli dai genitori di intenzione. Nel caso di due uomini, due donne o singoli, il seme e gli ovuli mancanti sono comprati da estranei. Ovuli e spermatozoi sono poi fecondati in vitro e impiantati nell'utero della madre surrogante. Questa pratica causa gravi conseguenze per la salute delle donne e dei bambini concepiti, come danni da ipersimolazione ovarica, tumore al seno, emorragie post partum, nascita prematura, traumi da separazione. In alcuni casi la morte della donna e del bambino.
Insomma, si verificano i rischi di ogni comune parto a cui loro aggiungono il loro spergiurare che il bambino sarebbe traumatizzato nel crescere i suoi genitori al posto di essere abbandonato e riassegnato come quelli di Gandolfini. Ed è sempre facendo sensazionalismo ingiustificato che lo spot prosegue tra spergiuri e disinformazione:
Nella gravidanza la donna è sotto controllo medico e dovrebbe poter sospendere le sue attività. Se il bambino non è conforme alle pretese, si chiede alla madre di abortire e lei non si può rifiutare.
Dopo il parto la mamma deve abbandonare il neonato che ha portato in seno e consegnarlo ai committenti che l'hanno ordinato e pagato.
Terminata la disinformazione e gli insulti, si passa alla mistificazione ai riferimenti al dio denaro quale motore di promozione dell'odio:
Visto che nessun Paese permette la compravendita di esseri umani, perché questa pratica dovrebbe poter essere legale? L'utero in affitto è mercificazione eugenetica di gameti maschili e femminili allo scopo di produrre bambini come se fossero oggetti.L'utero in affitto è un contratto commerciale per la fornitura di figli. L'utero in affitto sfrutta il corpo della donna per questo scopo. L'utero in affitto comporta l'abbandono di un figlio che l'ha tenuto e nutrito in grembo per nove mesi. L'utero in affitto permette di comprare un figlio con una spesa ingente che va dai 40 ai 150mila euro. Solo le persone ricche possono permettersi di affittare un utero. Le donne più bisognose diventano gestanti per necessità. Affittano il loro utero alle persone più ricche.
Noi non vogliamo un mondo in cui è possibile comprare figli su ordinazione. Un mondo in cui se il bambino non soddisfa i committenti viene abortito. Noi non vogliamo un mondo in cui schiere di donne vendono il loro corpo per capricci d'latri. Noi non vogliamo un mondo in cui la persona è un prodotto commerciale per arricchire l'agenzia. Purtroppo, però, se non faremo nulla, questo mondo orribile sarà il tuo.
Peccato che loro siano quelli che, mediante la tessera del servizio di trasporti di Brandi, offrono sconti sulle prestazioni sessuali delle prostitute di Praga, ossia che vendono il loro corpo per il piacere del maschio. Sono quelli che vogliono costringere le donne ad avere figli e che vogliono vietare test prenatali per impedire il diritto di scelta se il bambino ha gravi deformità o problemi. Sono quelli che promuovono false "terapie dell'omosessualità" nella noncuranza delle prove scientifiche riguardo all'alto numero di adolescenti spinti al suicidio da quelle violenze. Sono quelli che non vogliono che la scuola insegni il rispetto e che chiedono al censura di qualunque tema riguardo il sesso sicuro.
Loro sono quelli a cui non frega nulla delle donne, interessa solo come sfruttarle per imporre regole in cui sia Toni Brandi a decidere come debbano nascere i figli, come debbano crescere, chi debbano amare o come debbano morire (la loro strategia include infatti anche la promozione dell'omofobia e un contrasto ad un fine vita deciso dal malato).
E dopo tutto questo delirio, la loro soluzione (palesata sui loro manifesti) quale sarebbe? Colpire i bambini, negare loro la tutela dei propri genitori e rigettare i loro atti di nascita.
Pare dunque scollegato un nesso tra quello che loro vorrebbero vietare (ma che è legarle in quella Russia del loro amato Putin in cui coppie etero possono davvero sfruttare la povertà o in un Canada in cui non esiste quel passaggio di denaro di cui loro parlano) e quella che è una rivalsa contro i diritti dei bambini, basata sul colpire i più deboli dato che non hanno potuto impedire la nascita di quelle vite a loro sgradite.
Clicca qui per guardare l'orribile spot di disinformazione commissionato dalle due organizzazioni integraliste.