Nei suoi nuovi manifesti di promozione all'odio omofobico, Provita tenta di riscrivere la Costituzione
Dopo il manifesto omofobo, gli integralisti di Provita Onlus e di Generazione Famiglia (ex Manif Pour Tous) se la prendono anche con le lesbiche. Mostrando di non avere dignità né vergogna, sul fondo del loro vomitevole manifesto di promozione all'odio contro le famiglie arcobaleno, scrivono: «Campagna di sensibilizzazione della pratica illegale dell'utero in affitto e per la tutala della famiglia naturale come previsto dall'articolo 29 della Costituzione italiana».
Se le due organizzazioni d'odio amano ricorrere ai neologismi da loro coniati in disprezzo alla nascita di alcuni bambini, forse qualcuno dovrebbe provare a spiegare loro che due donne non devono affittare un terzo utero. Se dicono il contrario è perché Toni Brandi e Jacopo Coghe mentono.
Pietoso, vergognoso e caratterizzante dell'inumana propaganda di quei gruppi d'odio è il tentativo di modificare il significato della Costituzione, spergiurando che «naturale» debba essere inteso come sinonimo di «eterosessuale».
Il tutto mentre la loro idea di «famiglia naturale» è un Salvini che ha ingravidato una donna diversa per ciascun figlio, un Adinolfi che ha mollato moglie e figlia per mettersi con una ragazzina, una Meloni che è stata madre single e un Gandolfini che vomita odio contro le famiglie gay nonostante la sua unione matrimoniale sia infeconda e lui si sia procurato bambini partoriti da altri. Ma se la loro propaganda provoca nausea, basta il buonsenso per comprendere che la famiglia naturale è quella che si forma secondo natura, dunque anche dall'amore tra due uomini o due donne.
Ecco la nuova versione del vomitevole manifesto di Provita Onlus e di Generazione Famiglia (clicca per ingrandire):