Provita sostiene che Arcigay chieda ai migranti di fingersi gay per finanziare le Coop rosse
Sembra proprio che l'organizzazione integralista Provita Onlus non ce la faccia propria a non rendersi ridicola pur di sostenere le proprie pretese a danno delle minoranze. La loro ultima teoria è che se Lega e Forza Nuova riescono a censurare un convegno attraverso patetiche polemiche ideologiche, quel convegno non deve poter più aver luogo. Non solo. Davanti al ragazzo che qui vedete durante una esecuzione dettata dal suo orientamento sessuale, Brandi ci suggerisce bisognerebbe dirgli che è parte di una minoranza e che quindi non abbiamo tempo di pensare a lui. Muoia e non rompa le scatole a chi ostenta la propria passione per le vagine femminili.
L'attacco è contenuto in un articolo che tenta di screditare il tema dei migranti lgbt che scappano da Paesi in cui l'omosessualità viene criminalizzata attraverso la più becera derisione del fenomeno e un tentativo di sostenere che esisterebbe un fantomatico «business» legato a loro.
Dicendo che loro si stupiscono se un convegno possa essere riprogrammato anche se sgradito ai gruppi neofascisti, esordiscono scrivendo:
Era stato rinviato a data da destinarsi, a causa delle proteste di Lega e Casapound, il convegno sui profughi LGBTI organizzato all’università di Verona il 25 maggio scorso, invece, a sorpresa, è stato riprogrammato per il prossimo 21 settembre.
Il seminario intitolato “Richiedenti asilo. Identità di genere e orientamento sessuale” sarà introdotto dal rettore dell’Università Nicola Sartor che, inizialmente, aveva sospeso l’evento perché, come aveva spiegato nel suo comunicato, «era uscito dall’ambito scientifico per diventare terreno di contrasto e soprattutto di ricerca di visibilità per diversi attivisti di varia estrazione». Ma evidentemente adesso ci è rientrato, nell’ambito scientifico.
La faziosità scorre a fiumi in chi nega che era stata proprio la loro lobby a cercare di creare polemiche fazione in un processo alle intenzioni. Non vogliono si possa parlare di gay, benché meno se pure stranieri e quindi hanno sbraitato le più inverosimili e fantasiose tesi populiste basate sul pregiudizio. Ora si lamentano se qualcuno tonerà a parlare seriamente di temi da cui loro traggono profitto economico solo attraverso la disinformazione e l'ignoranza.
Sempre sostenendo che quei cattivoni dei gay siano gente molesta che non si lascia discriminare in silenzio anche se Brandi è stato chiaro sul fatto che lui si reputa superiore a loro in virtù di quanto gli piaccia fare sesso con delle donne, è offendendo il rettore che affermano:
Il Magnifico rettore deve averci ripensato (forse spaventato dalla successiva ondata di polemiche del mondo LGBTQIA(…)?) tanto da aver mobilitato l’Ateneo, in cui non sono ancora ripartiti i corsi del nuovo anno accademico, appositamente per l’iniziativa in questione che si svolgerà nell’arco di un’intera giornata.
A quanto pare, il tema dei migranti LGBTI sembra essere diventato improvvisamente un argomento di studio importante perché considerato lo specchio di quella che, a detta di alcuni, sarebbe una vera e propria “emergenza” che il nostro paese starebbe prontamente fronteggiando.
Se consideriamo l'evidenza di come chi viene torturato e ucciso per il solo fatto di esistere e di non risultare conformi agli stereotipi che la loro stessa organizzazione ama promuove quale core busness, il carattere di urgenza pare evidente. O forse Brandi preferirebbe attendere siano uccisi tutti prima di affrontare il tema?
A quel punto l'organizzazione inizia a dire che i gay chiederebbero ai migranti di fingersi omosessuali per ottenere la cittadinanza. Buffo, dato che chiunque sappia come funzionano le procedure per la concessione di un permesso di soggiorno sa che non basta una semplice auto-dichiarazione. E forse lo anno pure loro dato che ben presto si lanciano nel negare l'evidenza dei fatti::
Per capire di che si tratta basta dare un’occhiata al sito nazionale di Arcigay che fa riferimento ad un progetto creato su misura per presunti migranti LGBTQIA(…) denominato “Migranet” che prevede l’istituzione di sportelli, molti dei quali già attivi in diversi città italiane (tra cui spicca la Omphalos con i suoi sportelli a Perugia e Migranti Bo in Emilia Romagna) «grazie ai quali è possibile accompagnare numerosi migranti LGBTI nelle procedure di domanda d’asilo, spesso con esiti positivi». Tradotto dall’idioma del “politicamente corretto”, il progetto ha lo scopo di garantire lo status di “rifugiato” (con cui non si può essere respinti dal paese ospitante) agli immigrati che si dichiarano omosessuali perseguitati nel proprio paese d’origine.
Quasi ignorassero che in alcune parti del mondo c'è chi viene gettato dai tetti dei palazzi in virtù del loro orientamento sessuale, l'organizzazione leghista e forzanovista di Brandi aggiunge:
Ma come nasce la questione dei migranti LGBTQIA(…) equiparati addirittura ai “rifugiati”?
Innanzitutto, secondo la Convenzione ONU di Ginevra del 1951, può ottenere lo status di rifugiato chiunque abbia «il giustificato timore» di essere perseguitato per «motivi di razza, religione, cittadinanza, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per opinioni politiche». Poi, una Direttiva Qualifiche UE del 13 dicembre 2011, nel concetto di “gruppo sociale” fa rientrare anche l’orientamento sessuale.
La questione in realtà è tutt’altro che semplice in quanto pone una serie di legittimi dubbi ed interrogativi: innanzitutto in che modo sia possibile verificare l’orientamento sessuale del richiedente asilo e la sua storia personale. Infatti in molti casi viene chiesta la prova di una relazione gay senza che questa sia fornita. Insomma la “verifica” si basa quasi esclusivamente sul racconto del richiedente asilo.
Non è esattamente così ma, si sa, alla propaganda piace spergiurare il falso se può servire a legittimare l'odio. Sembra anche che il signor Brandi ignori che l'omofobia è tale per cui l'eventuale rifugiato che si dichiara gay verrà perseguitato anche dalla sua comunità. Forse Brandi non ha mai sentito i racconti di migranti che hanno subito torture peggiori di quella a cui l'immaginazione potrebbe farci pensare. E forse ignora che chi ha tratta quotidianamente quei temi sa come valutare la veridicità dei dettagli su luoghi, situazioni descritte dai profughi.
Pur di sostenere sa sua l'omofobia, Brandi giura che i magistrati italiani siano tutti dei deficienti e che lui saperebbe fare il loro lavoro meglio di loro in base al suo pregiudizio e al sentito dire.
Si passa così alla teoria leghista per cui l'ospitalità deve essere vista con una fonte di guadagno, lamentando come alcuni soldi europei vengano spesi per l'assistenza ai più deboli al posto di essere restituiti intonsi a Bruxelles (Brandi non lo dice, ma è quella la fine che fanno i fondi non spesi che l'UE ha destinato ai migranti):
Un esempio di “aspiranti rifugiati” piuttosto dubbio è quello di coloro che si dichiarano perseguitati in Gambia dove l’omosessualità è punita con il carcere, ma la cui situazione politica, in realtà, sta attraversando un momento di importante cambiamento per la fuga del dittatore Yahia Jammeh. Nonostante ciò continuano a proliferare le dichiarazioni di migranti che dichiarano di fuggire dal Gambia e, in sostanza, da un regime che non esiste più.
Insomma, un boom di “outing” e di iscritti all’Arcigay è quello a cui, guarda caso, si assiste ultimamente e che avrebbe giustificato, a detta del presidente Arcigay Modena Alberto Bignardi e del referente nazionale Arcigay per l’Immigrazione, Giorgio Dell’Amico, la messa a disposizione, insieme alla Cooperativa Caleidos, di un intero palazzo in via delle Costellazioni a Modena, per immigrati omosessuali e transgender.
Tutto ciò è stato possibile, neanche a dirlo, grazie a finanziamenti pubblici, così come ha dichiarato sgomento su Libero il capogruppo di Forza Italia nell’Area del Nord, Antonio Platis, il quale ha sottolineato come la proroga del contratto di gestione dei 1.051 migranti sottoscritto dalla Prefettura di Modena per i soli mesi di gennaio e febbraio è pari a 2.020.000 euro e la società aggiudicataria risulterebbe proprio la Cooperativa Sociale Caleidos Onlus.
Nonostante le molteplici "onlus" possedute da Toni Brandi lo esimano dal pagamento delle tasse e dei tributi chiesti agli altri cittadini in virtù del suo impegno nella promozione dell'odio, è facendo leva sull'egoismo e sulla promessa di soldi che cerca di sostenere che la vita abbia un prezzo e che lui non è disposto a pagarlo. Ed è sempre cercando di usare i soldi come mezzo di propaganda che l'organizzazione aggiunge:
Dal canto suo, Arcigay, sta portando avanti “Migranet” con un bilancio preventivo, riportato sulla sua pagina internet, di 74.430 euro, per il 2018 e con finanziamenti provenienti dalle casse dell’Unar.
Insomma, soldi pubblici che finanziano quella che non si può definire esattamente un'”emergenza” se pensiamo che solo il 2 % dei richiedenti asilo è riconosciuto come omosessuale perseguitato nel proprio paese d’origine.
Cifre talmente esigue che rendono difficile giustificare anche un’iniziativa come quella dell’università di Verona che, nell’evento del 21 settembre, vanta tra i relatori, Baldassarre Pastore, preside della facoltà di Giurisprudenza di Ferrara che, nel 2015 ottenne dal ministero dell’Istruzione 601.604 euro Prin (Progetti di ricerca di interesse nazionale) per studi riguardanti temi come la disabilità e l’inclusione sociale di cui 121.313 spettarono a Pastore, mentre la differenza venne distribuita tra gli atenei di Napoli, Salerno Enna, Firenze, Bologna, Milano, Padova, Modena, Reggio Emilia e Verona.
Apprendiamo così la teoria di Brandi per cui le minoranze non hanno diritto a fondi pubblici e per cui non si debba poter parlare di tematiche che non riguardino il maschio bianco eterosessuale. Peccato che basti osservare quanto inchiostro Brandi abbia versato per cercare di diffamare chiunque cerchi di situurbare il suo mercato dell'odio per osservare che la questione non gli è indifferente.
Chiuse la solita frase altamente diffamatoria firmata da una Manuela Antonacci che tra le righe pare tenerci molto a farci sapere che lei si fa sbattere da maschi eterosessuali bianchi nel suo disprezzo contro gli stranieri e in chi fornisce assistenza ai più deboli:
Quella dell’università di Verona sarà, insomma, una lunga tavola rotonda dedicata ad un tema che non riguarda nemmeno l’immigrazione in generale ma piuttosto un fenomeno migratorio “di nicchia” che di fatto si sta trasformando solo in un comodo escamotage da parte di chi ha intravisto un modo facile e poco impegnativo per introdursi nel nostro paese e usufruire di alcuni, non piccoli, privilegi e, per le Coop rosse, in un vero e proprio Eldorado.
Praticamente un delirio, parte della mefistofelica attività di un'organizzazione politica che vive e fattura sull'odio. Ed infatti è tra i commenti che un loro seguace si mette a sbraitare che prima viene lui e che i suoi presunti problemi debbano avere la priorità su quelli di persone che lui odia in nome del suo smisurato pregiudizio. Mostrandoci a quale livello di demoniaco odio siano capaci di spingersi gli adoratori di Brandi, il soggetto in questione scrive:
Chissà perchè questi demagoghi sono fissati solo con i problemi di “orientamento sessuale”. Di tutti gli altri problemi non gliene frega niente. Non faranno mai convegni universitari per coloro che vengono perseguitati per motivi religiosi o politici, come i cristiani che fuggono dai paesi islamici o dalla Cina comunista. Distinguere questi migranti dagli altri non si deve fare perché sarebbe “discriminazione”? Ma allora perché si possono discriminare i migranti in base alle tendenze sessuali? Non è discriminazione anche questa? Sarebbe molto più utile che nelle università si facessero dei convegni sulla colonizzazione ideologica arcobaleno, che viene imposta a tutti anche dalle sedi istituzionali, costringendoci a pagarla con i soldi delle nostre tasse. Fra un po’ saremo noi che faremo i rifugiati in altri paesi per sfuggire a questa melma.
Fateci indovinare, andrà nella Russia di Putin o nell'Ungheria di Orban? Gli piace che il suo piacere sessuale abbia valore giuridico e che la sua falsa fede religiosa possa costituire fonte di reddito a danno del prossimo? Davvero crede che non esitano convegni sui cristiani perseguitati? E com'è che la lega ne finanzia a bizzeffe?
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