Il Comune di Genova si oppone alla sentenza per il riconoscimento di due mamme


Il Comune di Genova ha esposto reclamo contro il decreto di primo grado con cui il Tribunale di Genova ha ordinato la registrazione di entrambe le mamme nell'atto di nascita di una bambina genovese, figlia di due donne lesbiche.
Lo rende noto il Coordinamento Liguria Rainbow ricordando che la decisione del Tribunale si basa su quanto prevede la legge 40/2004 all’art.8, per cui sono riconosciuti genitori del bambino nato attraverso tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA). Si tratta di una norma che in Italia si applica regolarmente alle coppie eterosessuali, anche non coniugate, e non c’è ragione per cui siano escluse quelle omosessuali. Un'evidenza confermata dai giudici di Genova e dai magistrati di altre città.
Le avvocate delle due mamme, Elena Fiorini e Ilaria Gibelli, si dicono convinte della fondatezza della decisione del Tribunale di Genova, conforme al diritto italiano ed internazionale perché fondato sull'interesse superiore del minore, sul diritto all'identità personale e alla bigenitorialità, imponendo ad entrambe le mamme doveri e obblighi oltre che diritti.

Il Coordinamento Liguria Rainbow commenta: «Il sindaco Marco Bucci non vuole vedere la realtà dei fatti: esiste una bambina, che ha poco più di un anno, nata grazie al desiderio di diventare mamme di due donne che si amano. Negare il riconoscimento di una delle due donne come genitrice non cambierà nulla di questa realtà se non nel rendere più difficile la vita della bambina. Una madre non sarà riconosciuta dalla scuola, dal medico, in ospedale, in viaggio fuori dai confini; e cosa succederebbe in caso di separazione? E in caso di morte dell’unica genitrice al momento riconosciuta? Così facendo Bucci non difende alcun minore, mentre viola nei fatti l’identità personale di una bambina che sarebbe così privata del suo nucleo familiare di riferimento.
La scelta del Sindaco è meramente ideologica e rientra nel solco di decisioni nazionali mirate a negare il valore delle differenze. Una politica che sceglie lo stigma, la colpevolizzazione e incita all'odio dell’altro: in questa direzione marciano molte esternazioni dei Ministri Salvini e Fontana, il ddl Pillon e il decreto sicurezza. Di fronte a queste politiche, rispetto al quale il Comune genovese si allinea, non possiamo fare altro che reagire per difendere la laicità e la libertà individuale di tutti i cittadini e le cittadine».
È questo il motivo per cui il 1° dicembre verrà organizzata una grande manifestazione per riaffermare la dignità di tutte le famiglie, ricordando che tutte le famiglie meritano rispetto e che è l'amore a fare la famiglia. L'appuntamento sarà alle ore 15:00 in Piazza Meridiana a Genova.
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