La neo presidentessa della provincia di Arezzo ha patrocinato il comizio anti-gay di Filippo Fiani
Filippo Fiani è il fondamentalista che lo scorso luglio presentò dodici esposti alle Procure chiedendo provvedimenti contro chiunque avesse osato patrocinare un gay pride. Ora lo troviamo tutto gongolante a vantarsi di come il Comune di Montevarchi abbia dato un patrocinio pubblico al comizio organizzato dalla sua organizzazione integralista in collaborazione con i fondamentalisti della CitizienGo e di Generazione Famiglia (l'ex Manif Pour Tous che era diretta dal presidente della CitizienGo). Due single, un nome, giusto a sottolineare quanto i fondamentalisti amino ricorrere a giochi di specchi per farsi percepire più numerosi di quanto effettivamente siano.
La premessa è dunque chiara: Fiani pretende che gli siano concessi patrocini pubblici per comizi a senso unico mentre cerca di impedire che alle sue vittime sia data opportunità di replicare, in un atteggiamento che a qualcuno potrebbe anche ricordare quello dei nazisti.
Per comprendere come la manifestazione avrà sicuramente un carattere ideologico basterebbe guardare la carriera di Fiani, basata sulla sua strenua promozione dell'omofobia in qualità di seguace di Mario Adinolfi. Lui sostiene che i gay sarebbero inferiori a lui, che l'odio debba essere ritenuto un suo diritto e che i suoi figli adottivi devono sapere che lui non tollererebbe mai l'eventualità che non siano eterosessuali come lui ha stabilito dovranno essere. Se così non sarà, assicura verranno spinti in un qualche centro di rieducazione che li costringa a fingersi conformi ai suoi desideri.
Stando alla locandina, il comizio cercherà di fomentare odio contro i bambini nati mediante GpA, sostenendo che i tribunali non dovrebbero guardare al supremo interesse dei minori se Fiani desidera siano resi orfani di genitori ancora in vita ad ode del suo odio verso le loro famiglie. Il tutto passerà anche dal tentativo di far leva sui soldi, anche se probabilmente non si parlerà dei costi sostenuti da Fiani per andare all'estero a procacciarsi i figli che ha adottato (e che oggi dice dovranno avere la natura da lui stabilita se non vorranno assaporare la sua vendetta).
In quel costante uso politico della religione, il convegno si volgerà presso la parrocchia SS. Andrea e Lucia si Levantella Montevarchi.
La sindaca che patrocinerà quello schifo è Silvia Chiassai Martini, il sindaco di di centrodestra del paese che dal 1° novembre è anche la nuova presidentessa della Provincia di Arezzo.
La donna non risulta nuova alla discriminazione dei bambini come strumento per colpire i loro genitori: lo scorso anno stabilì che i figli dei genitori in ritardo con il pagamento della mensa scolastica dovessero essere segregati in tavoli a parte rispetto agli altri bambini e che dovessero poter mangiare solo pane e olio. Evidentemente trattare con i genitori morosi sarebbe stato più complicato che discriminare i loro figli e fregarsene di quali danni avrebbe potuto arrecare loro attraverso l'emarginazione da lei sancita.
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