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Rai. Dopo la spartizione politica, l'esecutivo controllerà tutti i telegiornali del servizio pubblico

In campagna elettorale il vicepremier Luigi Di Maio diceva che «bisogna cacciare i partiti dalla Rai» e che lui era convinto fosse «meglio il sorteggio che le nomine della politica».
Ma dalla parole non si è certo passati ai fatti. La Rai è stata assegnata ad un salviniano anti-europeista ed omofobo come Foa (padre di un membro dell'ufficio propaganda di Salvini), mentre il governo giallo-verde ha deciso una spartizione dei telegiornali. Il Tg1 e il Tg3 avranno un direttore scelto dai Cinquestelle, mentre il Tg2 sarà affidato a un leghista.
Per la prima volta dalla fine del monopolio democristiano, l'intera informazione pubblica sarà interamente in mano all'esecutivo.


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