Un sondaggio evidenza che i cristiani praticanti sono i più intolleranti verso i gay
Un sondaggio realizzato dal Pew Research ha registrato l'ovvio, confermando come la religione sia in cima alle classifiche dei motivi usati per giustificare la discriminazione. Il concetto del "tu non devi poter essere libero di vivere la tua vita perché io mi dico cristiano ed esigo di importi il mio volere" è un'ossessione per quell'87% di italiani che si dichiara "cristiana" ance se la metà di loro non è praticamente.
Se a livello europeo ci mostra un 58% dei praticanti religiosi che si dice favorevole al matrimonio egalitario, il dato precipita al 44% nel Belpaese. Più della metà di chi si auto-percepisce come "cristiano" sostiene che il matrimonio debba essere riservato solo ai maschi che vanno a letto con le donne. Tra i non credenti, invece, è l’83% della popolazione a dichiararsi favorevole al matrimonio egualitario.
Il Paese in cui l'integralismo appare più radicato è la Finlandia, dove solo il 30% dei praticanti è a favorevole alla pari dignità per le persone lgbt. Di contro, la Finlandia è il Paese europeo con il più basso numero di credenti del Vecchio Continente e la restante popolazione mostra percentuali di tolleranza molto elevate.
I dati migliori arrivano da Svezia e Danimarca, dove tra i credenti si supera il 65% di consenso tra i praticanti e oltre il 90% tra i non osservanti.
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