Dopo Verona, anche Ladispoli si proclama «città per la vita» contro i diritti di donne ed adolescenti gay
Dopo Verona, anche il Comune romano di Ladispoli ha deciso di promuovere iniziative pubbliche a sostegno delle rivendicazioni delle organizzazioni fondamentaliste che si battono contro i diritti civili delle minoranze e per la promozione del sessismo.
Lo scorso 27 novembre, con i voti di Lega e Fratelli d'Italia, il consiglio comunale ha approvato la mozione presentata dai consiglieri Giovanni Ardita e Raffaele Cavaliere (entrambi di Fratelli d’Italia) che impegna il Comune a «fare la sua parte a tutela della vita delle donne, dei bambini, delle coppie e delle famiglie». E se le parole sembrerebbero meritevoli, purtroppo le si deve leggere nella chiave ideologica che il fondamentalismo le attribuisce: sul piano concreto, l’amministrazione comunale si fa carico di tentare di impedire l'applicazione della legge sull'aborto e un contrasto a qualunque iniziativa cerchi di promuovere inclusività, tolleranza e contrasto agli stereotipi di genere.
In quella dialettica politica che le destre hanno tramutato in una incessante attacco propagandistico contro chiunque abbia opinioni diverse dalle loro, Cavaliere accusa l’opposizione consiliare di essere «priva di contenuti ideologici, non ha più valori da proporre al proprio elettorato e cerca di manipolare i propri aderenti con slogan del passato a dimostrazione che non sa fare altro che essere attaccata in modo nostalgico a un passato nel quale, giustamente, difendeva i più deboli». Sostiene anche che le sinistre tutelino «gli interessi delle banche, fa lobbying a favore dei poteri forti e dell’alta finanza» e «cerca di eliminare la sovranità del popolo e monetaria, distrugge i diritti acquisiti dei cittadini forzando l’indottrinamento con concetti pseudo progressisti e ingannando la gente sui presunti beni che porta la globalizzazione e la sostituzione etnica, l’ideologia gender».
L'annuncio è stato festeggiato dall'organizzazione omotransofobica Provita Onlus, ossia da quel gruppo d'odio che gode dell'appoggio di Mtteo Salvini nell'organizzazione di un convegno che porterà a Verona il peggio del fondamentalismo internazionale al fine di chiedere leggi che vietino l'aborto, vietino l'omosessualità e vietino la pornografia per un futuro in cui tutti i bambini siano obbligati a risultare conformi alla loro ideologia e alle loro pretese.