Gandolfini sosterrà che pure i cartoni animati degli anni '80 fossero «gender»?
I figli non sono di chi li cresce ma devono essere ritenuti una proprietà ad uso esclusivo del proprietario dello sperma che li ha generati. È questa la teoria promossa dalla lobby di Massimo Gandolfini, alla base del suo pretendere che un padre (e non certo la madre, dato che sappiamo quanto Adinolfi ami citare la Bibbia per pretendere la sottomissione delle sue mogli) debba poterli indottrinare a proprio piacimento o debba potergli imporre l'orientamento sessuale che lui sostiene debbano avere.
Eppure, a giudicare dai cartoni animati con cui è crescita l'attuale generazione di quarantenni, risultava evidente a tutti che tra le tragedie che spopolavano nei cartoni animati della loro epoca, l'unico dato certo è che la famiglia è il luogo in cui si era felici e non certo un qualcosa di legato alla biologia. A raccontarcelo è un divertente video realizzato dallo Zoo di 105:
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