La Gam annulla il comizio d'odio con Gianfranco Amato e Silvana De Mari: «Danneggerebbe la nostra immagine»

È stato annullato il preannunciato comizio d'odio che avrebbe dovuto vedere Gianfranco Amato e Silvana De Mari pronti a ribadire tutte le tesi che hanno portato alla condanna per diffamazione della fondamentalista. Lo annuncia l'ex candidata del partito omofobo di Mario Adinolfi, non senza trattenersi dal ricorrere al proverbiale vittimismo che caratterizza la propaganda social della lobby fondamentalista:

Venerdì non se ne fa niente. Io e Gianfranco Amato saremo sul marciapiede davanti alla GAM e parleremo di libertà e di dittatura.
Questa è la mail inviata dall'avvocato della Gam.
Gentile …
abbiamo appreso che in data 21 dicembre 2018 è stata prenotata la sala conferenze di Corso Galileo Ferraris 30 a Voi data in gestione con Contratto del 1° gennaio 2016 per tenervi un evento che vede protagonisti Gianfranco Amato e Silvana De Mari ed avente ad oggetto “La verità rende liberi”.
Abbiamo preso atto dell'argomento trattato e, anche alla luce delle molte polemiche già in passato emerse nei confronti dell'istituzione museale per aver ospitato convegni su temi sensibili, non riteniamo opportuno lo svolgimento del convegno, che, indipendentemente dal tema trattato, qualora svolto, rischia di creare problemi di sicurezza e apportare danni di immagine alla GAM.
Vi chiediamo pertanto di non procedere alla conferma dello stesso.
Grazie
Cordiali saluti
Cristina Mossino

Se è interessante osservare come il fondamentalismo ami fare i nomi e i cognomi di chi vogliono sia reso vittima dell'aggressione dei propri miliziani, ad aprire la serie di commenti inneggianti alla promozione d'odio di Silvana De Mari è Nicola Pasqualato, vero e proprio faccendiere di Gianfranco Amato. Scrive: «Il potere vuole che gli italiani restino chiusi in casa a vedere la TV. Ecco perché da decenni in molte città sono state chiuse le sale del dibattito politico pubblico. I pochi proprietari temono ritorsioni a causa del dissenso che si può creare verso l'imperante incultura sinistra del "Politically Correct" che attualmente sta tiranneggiando la società italiana».

Si prosegue poi con chi scrive:

Siamo dunque dinnanzi a persone che pregano perché ad una pregiudicata sia offerto un palcoscenico da cui poter impunemente vomitate le sue teorie diffamatorie, tutti impegnati a ripetere gli slogan che i loro leader hanno inculcato nelle loro menti. Sono tutti rancorosi verso chi si ama e tutti parlano di un imprecisato «potere» che è indicato come il nemico. Peccato che oggi il potere sia rappresentato da quel Matteo Salvini che viene ossessivamente promosso proprio da Gianfranco Amato, ma evidentemente il fondamentalismo ha bisogno di un nemico invisibile ed imprecisato se vuole ottenere sudditanza e potere mediante pregiudizi e creazione di paure...


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