Nella Russia «patria della famiglia», il 49% delle donne ha paura di subire violenze domestiche
Il cosiddetto «decreto sicurezza» voluto da Matteo Salvini trae la sua origine dall'ideologia leghista per cui il «pericolo» sarebbe rappresentato dal diverso e dallo straniero. E se nemmeno un leghista può davvero pensare che incentivare la clandestinità o ridurre alla disperazione i migranti regolari possa davvero dare «sicurezza» al Paese, siamo dinnanzi all'anticamera di un razzismo di stato che Salvini ha importato da Mosca. D'altra parte sono ormai anni che nelle nelle terre di Putin si assiste ad un ricorso alla paura e al nazionalismo come mezzo propagandistico indirizzato all'esaltazione della figura di Putin quale leader forte che sa come difendere il popolo dallo straniero invasore, dal gay che vuole omosessualizzargli i figli o dal dissidente che osa mettere in dubbio la sua autorità.
Ammesso e non concesso di voler prendere per buone le teorie che Salvini ha importato da Mosca, dovremmo ritenere che la Russia sia la patria della sicurezza dato che sono ormai anni che vige un razzismo di stato e una sistematica persecuzione di ogni minoranza. Peccato che le cose non stiano così.
Secondo ai dati pubblicati da The Moscow Times, il 49% delle donne russe teme di subire violenze all'interno della propria famiglia. Un dato che pare sconfessare anche tutte le teorie del leghista Pillon e dei forzanovisti di Provita Onlus volte a sostenere che Mosca debba essere considerata la Patria della loro idea di «famiglia» basato sul coito vaginale compiuto da un uomo all'interno di una donna (possibilmente sottomessa al maschio secondi i presunti «precetti biblici» predicati da Mario Adinolfi e da Costanza Miriano).
Mentre la TV di stato sostiene che il pericolo per le donne russe arriverebbe dall'esterno, è la legge del 2017 con cui Putin ha cancellato le pene detentive per la prima condanna a seguito di violenze domestiche che abbiano causato «danni minori» alle donne ad aver armato la mano dei violenti.
Sapere che l'uomo che si sta denunciando non verrà messo nelle condizioni di non nuocere ulteriormente e il conoscere che eventuali percosse resteranno impunite sono elementi che hanno fatto schizzare il numero di violenze domestiche.
Il sondaggio indica che il 49% delle donne ritiene di essere a rischio di violenza da parte dei membri della sua stessa famiglia in casa, mentre solo il 25% degli uomini si sente in pericolo. Il 73% degli intervistati ha dichiarato che la violenza contro le donne è un problema significativo in Russia, con il 79% delle donne e il 65% degli uomini che concordano con la dichiarazione.