Orban fa approvare una legge che porta gli straordinari da 250 a 400 ore con il pagamento a 3 anni

Finalmente i nodi vengono al pettine. È da poco stata approvata in Ungheria una legge che, come si evince dal titolo, porta le ore straordinariea annue da 250 a 400 con il pagamento effettuabile a 3 anni di distanza (magari in quella data siamo morti o l'azienda e fallita, ma chi se ne importa). Naturalmente i suoi estimatori giustificano, come la rivista di Casa Pound "Il Primato Nazionale", questa nuova schiavitù con la grande "richiesta di lavoro del paese" e la "grande crescita economica" (anche se non si capisce perché, se l'economia va così bene, uno dovrebbe essere pagato dopo 3 anni). L'avessero fatto in Italia loro, Fusaro, Belpietro avrebbero gridato ai poteri forti europei, al globalismo e al turbo complotto sorosiano ma, siccome è Orban, bisogna elogiarlo a priori. Certo, le ore in più non sono obbligatorie ma è come se lo fossero. Se uno fa un colloquio e alla domanda "ma tu saresti disposto a lavorare 10 ore al giorno e a essere pagato per queste dopo 3 anni" dice di no quante possibilità ha di essere assunto contro uno che dice di si. Poi c'è il pagamento a 3 anni, in economia i soldi generano profitto in quanto tali e un datore di lavoro che può usufruire del lavoro oggi e poi (forse) pagarti tra tre anni è lo sfruttamento più sfrenato e il liberalismo più bieco che devasta le persone (con buona pace del "compagno" Fusaro che tanto ama Orban). Sarebbe comico se non fosse drammatico che i più grandi estimatori di Orban sono quelli fissati con la "famiglia tradizionale" e "contro gli omosessuali" perché, se lavori 10 ore al giorno, la famiglia non la vedi più nemmeno con un binocolo.

Marco S.


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