Provita stupra il presepe per sostenere che Saviano puzza e che il figlio di Vendola sia un poveraccio
L'organizzazione forzanovista Provita Onlus è sempre stata molto esplicita nel suo sostenere che il suo definirsi «pro-life» riguardi solo esclusivamente i bambini selezionati secondo i distinguo decisi da l loro presidente Toni Brandi. Ad esempio, hanno più volte ribadito che loro avrebbero voluto infliggere atroci sofferenze al povero Charlie Gard, ma non paiono minimamente interessati ai milioni di bambini che sono vittima di bullismo omofobico. E non va meglio ai bambini stranieri, vittime di un'organizzazione che elogia le politiche della ruspa con cui Matteo Salvini ha raso al suolo i loro rifugi.
In quella dialettica in cui Provita difende gli stereotipi di genere che sono alla base del femminicidio per poi dire che il femminicidio non esisterebbe e che si tratterebbe di «un'invenzione per svilire la figura maschile», non poteva mancare una reinterpretazione del presepio volta a negare l'invito all'accoglienza dei Vangeli. Tal Francesco Agnoli lamenta:
L’Italia è un pullulare di presepi con un non ambiguo riferimento all’attualità: si tratta infatti di Maria e Giuseppe presentati come immigrati in fuga. Da accogliere, da non lasciare ancora una volta al freddo e al gelo.
Sì, certo, senza dubbio, senza entrare nei dettagli (se sia un riferimento storicamente appropriato o meno), il Natale è anche la storia di una famiglia in quel momento senza un tetto. Forzando un po’ la cosa, il parallelo ci può stare. Ma la storia non finisce con la grotta. Anzi con la grotta inizia, perchè il bello viene dopo: la nascita di Gesù bambino. Il cuore del Natale, a quanto hanno insegnato a me, sta proprio lì.
Insomma, il Vangelo avrebbe perso tempo a raccontare dati insignificanti dato che tutta la storia della natività si concluderebbe con il figlio non biologico di Giuseppe partorito da Maria. Ed è cercando di sfruttare Natale con evidenti finalità di propaganda politica che partono le consuete strumentalizzazioni:
Attualizzando, visto che alla sinistra piace molto questo giochetto, si potrebbe mettere, al posto di Gesù, uno dei tanti bimbi uccisi con l’aborto, perchè malformati, perchè non voluti, perchè nati al momento “sbagliato”… Uno di quei bambini già nati, e lasciati morire al freddo, come accade talora nei casi di aborti falliti. Oppure si potrebbe mettere una piccola creatura, frutto della compravendita di gameti, o un bambino che non solo non ha avuto una bella casa in cui nascere, ma neppure l’utero di sua mamma! Come ci starebbe bene, nel presepe attualizzato, il bimbo di Nichi Vendola: più povero ancora di Gesù! Sì, perchè Gesù aveva un padre, Giuseppe, di condizioni semplici, ma non indigente, e una madre tutta sua, Maria. Invece quel povero Tobia ha sì due uomini abbienti che hanno speso per lui decine di migliaia di euro, ma non ha mai avuto una madre, solo un utero in affitto!
Tanto basta a mostrarci come Provita trasformi in sterco tutto ciò che tocca, arrivando a stuprare persino il santo presepe con finalità discriminatorie che possano incitare i loro proseliti all'odio. Ed è nella foga di defecare insulti contro il figlio di Toni Brandi che il fondamentalista Agnoli pare pronto a giurare su Dio dato che nega sia stato concepito dallo Spirito Santo in una narrazione che pare volta a sostenere sia il frutto di un rapporto carnale tra Giuseppe e Maria.
Ed è sempre defecando odio che il fondamentalista incalza:
Sì, facciamo il presepe attualizzato, e visto che nasce un bambino, mettiamo un piccolo feto, a rappresentare i sei milioni di feti umani eliminati con i ferri.
Poi vediamo se questo presepe piace tanto a Repubblica, ai Gad Lerner, ai Saviano, ai Calabresi, ai tanti pastorelli con il rolex, che puzzano più di salotti che di pecore, e che, pur essendo stati in passato piuttosto freddini con i presepi, preferendo Erode a Gesù, oggi invece amano tanto Maria, Giuseppe in via.
Insomma, ancora una volta la dietrologia ideologica di Provita Onlus viene basata su parole inserite a forza nella bocca di chi non le hai mai pronunciate, inventandosi di sana pianta le basi degli insulti che defecano incessantemente contro chiunque si opponga alla loro ideologia.
Forse pensando che Gesù debba essere ritenuto un oggetto politico riservato alla loro amata ultra-destra, lamentano persino che qualcuno possa citare i vangeli per invitare a rispettare l'esplicito invito all'accoglienza di Gesù. In fondo il suo «ero straniero e mi avete accolto» pare molto più di un «ambiguo riferimento» come da loro sostenuto.
E se davvero vogliamo piegarci al gioco integralista su chi stupra maggioramene i simboli cristiani con finalità politiche, perché nel presepe non ci mettiamo le figlie di un Mario Adinolfi che si batte perché le donne siano costretta alla sottomissione al maschio? O perché non ci mettiamo i figli di Gandolfini, dati in adozione ad un fondamentalista che pretende di poter imporre loro quale orientamento sessuale dovranno avere?
E questo senza domandarci se la statuina di Toni Brandi non possa essere sostituita a quella di Erode, data la sua foga nel cercare di distruggere la vita di chiunque osi mettere in dubbio la sua convinzione sul fatto che i suoi coiti lo renderebbero meritevole di maggiori diritti civili ed economici...