Putin verrà in Italia a chiedere l'abolizione delle sanzioni e la promozione di Mosca

Sputnik è il sito di propaganda con cui il governo russi intende promuovere l'immagine della Russia nel mondo. Ed è proprio da quelle pagine che apprendiamo come i russi vedano in Matteo Salvini una loro pedina in Europa, auspicando possa contribuire a togliergli le sanzioni che l'Unione Europee ha deciso a seguito della loro sistematica violazione dei diritti umani.
Il sito del Cremlino si è così rivolto a Gianluca Savoini, presidente dell'associazione leghista Lombardia-Russia, per conoscere come Salvini possa giocarsi a sostegno della loro economia e del loro interesse. Savioni ha dichiarato che «da leghista» può assicurare che per il suo partito i profitti vengono prima dei diritti umani e un possibile guadagno ha la priorità sul chiedere che i cittadini non siano resi vittime di violenze o di persecuzioni.
Ed è sempre sottolineando come populisti e neofascisti siano con Mosca contro l'Europa dei diritti che ha incalzato: «All'inizio era solo contro tutti, non solo in Italia. Adesso invece molti si accodano al suo giudizio, per fortuna. Bisogna attendere fiduciosi le elezioni europee di maggio: se i partiti sovranisti e populisti otterranno il grande successo previsto, le sanzioni inevitabilmente cadranno, perché finalmente ci saranno politici nazionali che faranno gli interessi delle rispettive nazioni e non delle lobbies bancarie e finanziarie internazionali, come invece stanno facendo i vari Macron, Merkel, May e i loro partiti, peraltro attraversati al loro interno da importanti segnali di opposizione. Sulle posizioni del M5S non mi pronuncio, non mi sembrano particolarmente attenti alle questioni delle sanzioni attualmente, a differenza della Lega, ma questo argomento va chiesto direttamente a loro».
Sostenendo che i popoli europei vorrebbero sottomettersi Putin, Savioni spergiura pure che: «L'opinione pubblica però, ripeto, non si fa più gabbare da queste falsificazioni e i risultati delle elezioni in alcuni paesi europei lo hanno dimostrato. Hanno vinto sempre i partiti populisti che vedono nella Russia un alleato e non un nemico».

In merito ad una prossima visita di Putin in Italia, Savioni afferma anche: «Sarà molto importante la visita del presidente Putin proprio perché si svolgerà in un clima di assurda contrapposizione creata a regola d'arte tra Unione europea e Russia. Creata non dai popoli europei, ma dalle élite globaliste che controllano per ora la maggior parte dei governi degli stati europei. I cittadini europei non sono anti-russi, nonostante le "fake news" inventate da molti media manovrati dalle élite antipopolari (e antipopuliste). Da presidente dell'Associazione Lombardia Russia e leghista auspico che dopo l'incontro tra Putin e il premier italiano Conte in ottobre, la visita del leader russo in Italia possa rinforzare i tradizionali e storici buoni rapporti tra i due paesi».
Se fa ridere come la lega neghi la realtà dei fatti parlando di "Fake-news" davanti a qualunque notizia non sia conforme al loro interesse propagandistico o al profitto del loro leader, surreale  come la Lega si ostini a parlare a nome degli italiani senza reali dati su quanti italiani sognino di diventare servi di Mosca.

Sfruttando politicamente la religione e il razzismo come prassi del populismo di estrema destra, l'autore dell'articolo di Sputnik conclude il suo pezzo asserendo: «E l'Italia può veramente farsi promotrice di una nuova Pratica di Mare, come tentò di fare il governo Berlusconi nel 2002, mettendo allo stesso tavolo Putin, Bush (il presidente americano di allora) e la NATO, che dovrebbe essere più attenta al sud del mondo e non alla Russia, perché la minaccia alla nostra civiltà cristiana proviene dal terrorismo islamista e non certo dalla Russia, paese cristiano per eccellenza».


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