Silvana De Mari se la caverà con mille euro di multa. Il suo avvocato in aula: «I Pride sono satanisti e vilipendio verso i cristiani»


Ha sostenuto che i gay siano una minaccia sanitaria, li ha accusato di essere nazisti e pedofili ed ha sventolato i suoi titoli accademici per sostenere che sia una verità «scientifica» e «medica» che li si debba ritenere «anormali». Ai genitori omofobi dice che l'omosessualità sarebbe «reversibile» e spergiura che sedicenti cristiani possano «guarire» i loro figli.
Probabilmente se la caverà con nulla, soprattutto a fronte delle migliaia di euro che ha fatturato grazie alla propaganda omofoba. La Procura di Torino ha chiesto una condanna a mille euro di multa.
All'esterno del tribunale era stata organizzata una manifestazione del gruppo d'odio Ora et labora, tra gli organizzatori di numerosi suoi convegni. Brandendo crocefissi e statuette della madonna, hanno difeso a spada tratta chi sostiene che l'omosessualità debba essere perseguitata e disprezzata in nome di Dio.
La De Mari dichiarò che «il movimento Lgbt vuole annientare le libertà di opinione e sta diffondendo sempre di più la pedofilia» o che «l'atto sessuale tra due persone dello stesso sesso è una forma di violenza fisica usata anche come pratica di iniziazione al satanismo». Il suo avvocato, Mauro Ronco dei Giuristi per la vita di Gianfranco Amato, ha sostenuto in aula che «nei pride ci sono molti segnali in questa direzione, dove i simboli cristiani sono utilizzati a modo di spregio e di vilipendio».
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